ANNO 14 n° 116
Preservativi usati, Ferento mèta di sesso
Il sito di nuovo preda degli incivili, si rinnova la richiesta della videosorveglianza
04/12/2017 - 06:53

VITERBO – Preservativi usati, fazzoletti, feci di animali e spazzatura varia. Ferento, il sito archeologico tra i più importanti della Tuscia, è oramai in balia degli incivili e delle coppiette innamorate che scelgono proprio questo suggestivo luogo per appartarsi durante la sera. I responsabili del sito, che fanno parte dell’associazione culturale Archeotuscia, non ne possono più e sui social scrivono: ''Avete rotto tutti. Speriamo che arrivi presto la videosorveglianza''.

È oramai tristemente noto che l’area intorno all’antico teatro romano sia da tempo presa di mira dagli ''abbandonatori seriali'' di spazzatura e anche dai ladruncoli. È di poco tempo fa infatti la denuncia di furti perpetrati nella zona anche ai danni degli stessi volontari di Archeotuscia (per leggere l’articolo CLICCA QUI). E ora, ad aggravare questa situazione già di per se annosa, si aggiunge l’inciviltà delle coppiette che, dopo aver consumato rapporti sessuali, buttano a terra preservati e fazzoletti usati.

Ancora una volta quindi torna ad essere lampante il bisogno di attrezzare l’area con delle telecamere di videosorveglianza. I dispositivi, chiesti già da tempo al Comune di Viterbo da parte di Archeotuscia ma ancora mai installati, servirebbero infatti a monitorare la zona e a scoraggiare i comportamenti incivili e malavitosi dei cittadini che la frequentano.

''Avete rotto tutti. Chi viene a Ferento può passeggiare, anche con i cani, può venire la sera ad amoreggiare, ma, c***o non lasciate cacche dei cani, non lasciate fazzolettini di pulitura intima, profilattici, pacchetti di sigarette, cartoni di pizza e quant'altro – scrive una volontaria di Archeotusca su Facebook -. Perché noi che teniamo aperto il sito archeologico di Ferento dobbiamo pulire quello che lasciate voi zozzoni? Portatevi via il vostro scarto. Spero mettano presto la videosorveglianza, così ci facciamo due risate''.






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