ANNO 14 n° 116
Precari della Provincia
sul piede di guerra
I lavoratori furiosi annunciano il ricorso alle vie legali per tutelare i propri diritti
21/03/2015 - 11:30

VITERBO - Precari della Provincia: ''Basta prese in giro, se non avremo la proroga agiremo in giudizio''. 

''Ci sentiamo presi in giro: la Provincia sta giocando con le legittime aspirazioni occupazionali di 46 persone che hanno lavorato per l’ente per oltre 10 anni e che hanno superato un concorso pubblico - dichiarano i lavoratori -. Sono tre mesi, da quando a fine anno i nostri contratti sono scaduti, che assistiamo a un continuo rimpallo di responsabilità per giustificare la nostra mancata proroga.

Eppure, quando a fine anno erano rimasti a disposizione circa 38 mila euro per farci lavorare un altro mese, la dirigente del personale si è rifiutata di firmare la proroga. Proroga che poteva legittimamente esser effettuata per tutti noi 46 lavoratori caricati sullo stesso progetto.

A maggior ragione può esser fatta ora che la Regione ha fatto slittare fino al 31 ottobre il progetto ''Tuscia inFormazione – Azione Work Experience'', ma, di nuovo, dalla Provincia sollevano problemi e perdono tempo. La questione adesso sarebbe la mancanza di fondi. Eppure, nella riunione in Regione di pochi giorni fa, alla presenza del consigliere regionale Enrico Panunzi, dei rappresenti della Pisana e di Palazzo Gentili, proprio dalla Regione è arrivata la disponibilità a reperire i fondi per le nostre proroghe. Quindi, di che parliamo?

La verità è che la Provincia, seppur formalmente disponibile a risolvere la questione, di fatto ci ha scaricati e sta accampando scuse su scuse per non farci lavorare e perdere tempo.

Visto gli annunci pubblici sul nostro rientro il 1° aprile – anche il presidente Marcello Meroi lo ha detto in una riunione – aspetteremo il 27 marzo, data in cui dovrebbero essere approvati alcuni emendamenti proposti dall’Upi alla legge di Stabilità, che consentirebbero di superare i problemi tecnici sottesi al nostro rientro al lavoro.

Se per quella data non saranno ancora stati predisposti i contratti, saremo costretti a rivolgerci al giudice del lavoro al fine di veder riconosciuti i nostri diritti, nonché alla magistratura contabile e penale affinché vengano accertate eventuali responsabilità sulla gestione della vicenda dei precari in Provincia. Non siamo più disposti a essere presi in giro e faremo valere i nostri diritti in tutte le sedi opportune''.






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