ANNO 14 n° 111
''Portata in ospedale per problemi respiratori e dolori al petto''
Parlano i genitori e l'avvocato della 16enne morta dopo essere stata dimessa dal pronto soccorso
18/02/2020 - 08:54

MONTEFIASCONE - Nessuna crisi di pianto o di ansia, “Quando Aurora è stata portata in ospedale aveva difficoltà a respirare e accusava dolori al petto”.

A dirlo, ai microfoni della trasmissione La Vita in Diretta, è l’avvocato Giuseppe Picchiarelli, legale della famiglia Grazini.

La ragazza è morta sabato 15 febbraio nella villetta di via Fiordini a Montefiascone dove viveva con i genitori. Portata in ospedale la sera prima, le avrebbero diagnosticato una crisi di ansia e, dopo averle somministrato e prescritto delle gocce di calmanti, la avrebbero dimessa.

Ieri mattina avrebbe dovuto iniziare un percorso psicologico con uno specialista dell’ospedale: purtroppo la 16enne, che avrebbe compiuto 17 anni il prossimo giugno, non ce l’ha fatta. Tornata a casa, dopo le dimissioni, si sarebbe messa sul letto insieme alla madre e da lì non si sarebbe più alzata.

“Corri, Aurora non respira” avrebbe urlato la sorella maggiore di Aurora, Rachele alla madre. Per lei è stato inutile ogni tentativo di rianimazione da parte del 118 e degli operatori dell’elisoccorso.

“Da quando le hanno dato quelle gocce - ha raccontato la madre al Corriere della Sera - non era più lei. Si trascinava a fatica. Aveva problemi a respirare e un dolore al petto”.

“Non aveva alcun problema fisico? E come facevano a saperlo? Non le hanno fatto nulla. Per loro era solo una crisi di ansia” ha sottolineano il nonno della 16enne.

Oggi pomeriggio l’autopsia sul corpo di Aurora Grazini.

L’esame, disposto dalla procura, servirà a chiarire se la ragazza sia morta per cause naturali, se fosse affetta da qualche patologia o malformazione congenita mai diagnosticata, o se poteva essere salvata.

Alle 14,30, la procura nominerà il proprio consulente, che con ogni probabilità sarà affiancato da un perito di parte della famiglia di Aurora, assistita dall’avvocato Giuseppe Picchiarelli.

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