ANNO 14 n° 115
Porta avanti due relazioni e denuncia l'amante
Ora č parte offesa nel processo: ''Per lei era un gioco''
20/11/2017 - 07:12

VITERBO – Due relazioni portate avanti nello stesso momento: da una parte la nuova fiamma alla quale giura di avere occhi solo per lei. Dall’altra l’ex compagno, che tanto ex non è. Dati i continui messaggi, chiamate e incontri clandestini.

A tenere le redini del triangolo amoroso, una donna, F.C. che un giorno – senza un apparente motivo - decide di andare in caserma e denunciare il vecchio compagno per stalking: secondo quanto raccontato ai Carabinieri, le chiamate e le pressioni dell’uomo per tornare ad avere una relazione stabile ed esclusiva, non le sarebbero state di gradimento. E così la querela, a carico di A.M., oggi alla sbarra per atti persecutori.

Ma il suo rivale in amore – nonostante l’astio - , in aula, è pronto a difenderlo: ''Era ed è una donna particolare, quando ci siamo conosciuti, nel 2014, mi ha giurato eterno amore e fedeltà: di lei mi sono fidato ciecamente. Ma non avrei dovuto. Quando stava con me, nonostante mi avesse promesso di aver chiuso con il passato, si scambiava messaggi e chiamate con l’ex’’.

''Un piede in due staffe’’, come lo definisce lo stesso testimone dell’accusa, che fa ben sperare A.M.: ‘’Date le continue attenzioni della donna, sperava di poter recuperare quel rapporto. Ecco perché a volte la cercava - spiega l’uomo – con messaggi e chiamate’’.

Conversazioni, ora, al vaglio della Procura per valutare se le accuse mosse siano fondate o meno. ''Una volta A.M. mi ha anche affrontato, mi ha chiesto di lasciarla stare, cosicché lui avrebbe avuto campo libero. Di certo non avevo bisogno che me lo dicesse lui. Sono scappato da quella situazione prima che fosse troppo tardi’’.

Una situazione surreale, ''in cui F.C. si divertiva a bluffare. Quando stava con me – conclude il testimone – si faceva vedere infastidita dalle attenzioni dell’ex, perché da parte mia aumentavano le attenzioni e l’affetto. Quando stava con lui, non si lamentava affatto. Il suo era tutto un gioco’’.

Pericoloso, però. Che ora potrebbe far condannare un innocente.






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