ANNO 14 n° 109
Ponte del 25 aprile
non solo Civita
Pure i musei pieni
Dati incoraggianti
27/04/2016 - 02:00

di Chiara Ciripicchio

VITERBO - Il ponte del 25 aprile ha portato nella Tuscia, come da previsione, un gran numero di turisti, attratti dalle bellezze e dalle tante opportunità che il viterbese riesce a offrire. E neanche il maltempo di questi ultimi giorni è riuscito a scoraggiare i visitatori . C’è chi, nonostante le rigide temperature e la pioggia di domenica scorsa, ha comunque deciso di trascorrere il fine settimana all’aperto e in mezzo alla natura, mentre, i meno temerari, hanno approfittato per visitare siti al chiuso.

Ecco, dunque, che i numerosi musei, palazzi e mostre del viterbese sono stati scelti come meta turistica privilegiata, facendo registrare dati davvero incoraggianti. Tanti i visitatori giunti a Palazzo Farnese, la splendida dimora cinquecentesca situata nel Comune di Caprarola, che ha fatto registrare ottimi dati circa l’affluenza. Domenica, complice anche la pioggia che si è abbattuta sul viterbese, si sono contati circa 1.000 ingressi, mentre 800 sono stati i visitatori presenti nella giornata di sabato e di lunedì 25 aprile.

Ottima l’affluenza anche alla mostra Tra Forma e Segno, allestita all’interno dell’ex mattatoio di Valle Faul e in programma fino al prossimo 29 maggio. ''Il fine settimana è stato estremamente positivo in quanto la mostra è stata visitata da oltre 250 persone e per noi è un ottimo risultato. – conferma l’architetto Cesarini – L’esposizione sta andando decisamente bene, grazie anche alla decisione di mettere a disposizione ingressi ridotti per la giornata di lunedì 25. Un esperimento che probabilmente ripeteremo anche in occasione del 1 maggio. Non solo turisti comunque. Molti i viterbesi che hanno deciso di visitare la mostra e, riguardo questo dato, la scelta di stabilire una speciale convenzione con il Centro Commerciale Tuscia è stata assolutamente vincente'', conclude Cesarini.

Così come Tra Forma e Segno, anche il Museo Colle del Duomo ha fatto registrare ottimi numeri. Nel fine settimana sono stati circa 800-850 i visitatori, con una maggiore affluenza riscontrata nei giorni di sabato e domenica ma, come specifica Francesco Aliperti di Archeoares, ''in generale Viterbo è stata letteralmente invasa dai turisti''. Grande richiesta anche per la mostra Etruschi in 3D la quale, dopo aver recentemente superato soglia 50mila visitatori, da sabato 23 a lunedì 25 ha accolto 1.630 persone, curiose e affascinate da tutto ciò che ruota intorno all'antico popolo italico.

Molto bene sono andate Villa Lante a Bagnaia, con 882 visitatori nella sola giornata di domenica e 742 lunedì 25, e la necropoli di Tarquinia che, nonostante il maltempo, ha fatto registrate nel fine settimana un totale di circa 1.800 visitatori con la giornata di domenica in cui gli ingressi al sito archeologico sono arrivati a toccare quota 800. Il Parco archeologico naturalistico di Vulci è stato scelto da circa un migliaio di turisti. Dati meno incoraggianti, invece, quelli che arrivano dal Museo Civico di Viterbo. In tre giorni, tra paganti e gratuiti, gli accessi sono stati circa 45. In questo caso le instabili condizioni meteorologiche hanno un po’ scoraggiato turisti e viterbesi.

Anche il Parco dei Mostri di Bomarzo ha subito una sorta di contraccolpo: ''Rispetto allo stesso periodo del 2015, quest’anno c’è stato un leggero calo dovuto al maltempo ma tra domenica e lunedì ci sono stati comunque circa un migliaio di accessi'' fanno sapere dal sito viterbese. Certo, una bella giornata di sole avrebbe ovviamente invogliato maggiormente i visitatori a scegliere un 25 aprile all’insegna del relax e del divertimento all’interno del complesso monumentale e naturalistico.

A farla da padrone, tuttavia, c’è sempre Civita di Bagnoregio. L’affascinante e suggestivo borgo, infatti, è diventato ormai una vera e propria garanzia quando si parla di turismo; un marchio di fabbrica per la Tuscia. In tre giorni sono stati 14.800 i visitatori paganti, tra turisti italiani e stranieri, che hanno scelto ancora una volta il borgo medievale il quale si riconferma, se solo ce ne fosse bisogno, imbattibile quando si parla di affluenza turistica.






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