ANNO 14 n° 108
''Pochi giovani alla passeggiata protesta alle ex Terme Inps''
Nota di Emanuela Dei
29/09/2014 - 15:52

Riceviamo e pubblichiamo

Una bella camminata sotto il sole di settembre è un interessante modo di protestare. Ci si riunisce con un unico intento: essere presenti, fisicamente, per dire la propria opinione.

Il termalismo a Viterbo potrebbe risolvere tanti problemi. Lo sfruttamento dell'acqua sotto i nostri piedi potrebbe far ripartire l'economia dell'intera città. Si potrebbero creare molti nuovi posti di lavoro e potrebbero arrivare molti assistiti per beneficiare di cure termali. Viterbo è la città del Lazio con il più alto tasso di disoccupazione giovanile: il 44,6%  dei ragazzi tra i 15 e i 34 anni non lavora. L'associazione Solidarietà Cittadina e l'associazione Il Bullicame sono scesi in strada proprio per loro, per cercare di smuovere l'amministrazione a prendersi carico del futuro di ogni ragazzo/a che abita in questa provincia. E meno male che ancora ci sono queste realtà, meno male che ci sono genitori e nonni che pensano a loro. Già, perché le famiglie, si sa, vanno avanti con il lavoro ma anche con le pensioni.

E' stato bello vedere tanti nonni e tante nonne a questa camminata. E' stato bello vedere anche vecchi impiegati delle Terme Inps continuare a manifestare per la riapertura di quella struttura ormai chiusa da vent'anni. Questo si che si chiama attaccamento al lavoro! Ma di giovani, quelli che dovrebbero essere più di tutti interessati al proprio avvenire, nemmeno l'ombra. Forse la colpa era dell'orario della manifestazione: la domenica mattina si dorme. Il sabato dopo aver fatto una passeggiata per il centro, dopo aver bevuto una birretta, appena si fa l'una, ecco che scatta l'ora x e via, tutti in discoteca fino alle 6 del mattino. Come si può pretendere di rialzarsi dopo 4 ore per andare manifestare.

Forse il dato Istat è sbagliato, o forse a Viterbo i giovani, quelli che sono rimasti intendo, quelli cioè che non sono stati costretti ad andarsene per lavorare, in fondo in fondo tutta questa mancanza di un 'occupazione non la sentono. Perché, finché ci sono i nonni i con la loro paghetta settimanale e finché c'è mamma con sempre dieci euro nella manica, la dignità di cavarsela con le proprie forze può anche aspettare.

In ogni modo, la camminata di proposta-protesta per riaprire le vecchie terme Inps e far ripartire questa città, c'è stata. Un centinaio di adulti e anziani c'erano. In molti credono nelle risorse del nostro sottosuolo: gratuite e a portata di mano. L'associazione Solidarità Cittadina fonda la propria costituzione nella solidarietà e, soprattutto, nel coraggio di portare in piazza le proprie convinzioni.

Saranno di nuovo, sabato 4 ottobre, al centro di Viterbo per continuare a dire la loro sul futuro di questa città.

Emanuela Dei






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