ANNO 14 n° 116
Pirozzi predica calma: ''Siamo sulla strada giusta''
10/11/2013 - 18:42

VITERBO – (d.s.) Alla lunga il lavoro viene premiato. La Viterbese che si rimette in carreggiata e rosicchia due punti al Rieti ha dimostrato di saper giocare di squadra: si è mossa di gruppo trovando poi nella grande abilità dei singoli (Noviello e Cerone) la chiave per scavare il solco e prendersi il bottino. La vittoria gravida di gol, che mancava da un mese, consente di pensare positivo dopo giorni di dubbi e interrogativi.

Merito di Pirozzi che sul concetto di spirito di gruppo sta lavorando da quando è arrivato. Il tecnico di Amatrice è soddisfatto, sa che la strada è lunga ma intravede i primi segnali positivi: “Se fossimo in primavera direi che una rondine non fa primavera, ma lo spirito è giusto, quando giochiamo con i ritmi alti riusciamo a fare male. Ora dobbiamo aumentare la capacità di giocare ad alta intensità. Io credo che se siamo in grado di giocare per settanta minuti con grande intensità abbiamo grandi margini di crescita. Ma non dobbiamo mai sentirci bravi e arrivati, se giochiamo compassati rischiamo con qualsiasi squadra. In alcuni tratti della partita siamo lunghi e se lasciamo spazi possiamo soffrire”.

A Pirozzi è piaciuto lo spirito: “C’è gente che ha giocato poco e si è fatta trovare pronta - spiega - e così deve essere. Mercoledì abbiamo un altro impegno, c’è la coppa Italia contro il Borgo Podgora e vanno gestite le forze”. Avere un Noviello in queste condizioni è un valore aggiunto: “Se continua così a me va benissimo, finora ha giocato poco, aveva problemi fisici. L’ho visto bene in settimana: mi dicevano che era una seconda punta e invece oggi gli ho chiesto di fare l’esterno e lo ha fatto molto bene”.

Rispetto alle ultime uscite è stata una Viterbese diversa che si è mossa con costrutto: “Ci deve essere da parte di tutti la predisposizione al sacrificio e oggi è venuta fuori una buona prestazione al di là del risultato. Il primo tempo poteva finire con un margine più ampio perché abbiamo fatto buone azioni di prima, ci siamo mossi bene, ma l’importante è lo spirito che è quello giusto. Ad esempio a Faenzi ho chiesto di fare l’esterno lui che è un mediano e questo è l’atteggiamento da seguire”.

Intanto c’è la coppa che è l’orizzonte a cui guarda il tecnico: “Faremo sicuramente un po’ di turn over – rivela - anche perché in alcuni reparti abbiamo la coperta corta e mi riferisco al centrocampo. Devo essere bravo io a trovare le soluzioni adeguate, ma ho già qualcosa in testa”.






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