ANNO 14 n° 116
Pioggia di solidarietà nel decimo anniversario della morte di Attilio
Centinaia le testimonianze di affetto alla famiglia su facebook; a Barcellona
Pozzo di Gotto commemorazione e presentazione del libro ''Un suicidio di mafia''
12/02/2014 - 00:09

di Alessia Serangeli

VITERBO – “Non sapevo nemmeno come si accendesse un computer, ma quando ho capito il potenziale dei social network per far conoscere la verità su mio figlio, gioia mia, mi sono armata di pazienza e iscritta a facebook”. E, adesso, la signora Angela Manca ha un profilo che vanta quasi quattromila amici. Che, sommati a quelli del figlio Gianluca (cinquemila) fanno novemila. Una catena di solidarietà incredibile; di affetto e testimonianze che fa commuovere. Un esercito di persone che chiede verità e giustizia per Attilio Manca. Oggi, dopo la diffusione da parte della famiglia delle foto del cadavere con il volto tumefatto, più di prima. Perché sono immagini terrificanti.

Ieri ricorreva il decennale della morte del giovane urologo siciliano e gli attestati di solidarietà sui profili fb di mamma coraggio e del fratello di Attilio sono stati centinaia. A lasciare post e commenti ci sono gli amici di famiglia e quelli di Attilio; ci sono persone di Barcellona Pozzo di Gotto ma anche di Milano, Roma e Viterbo. C’è anche chi il giovane urologo non l’ha mai conosciuto personalmente ma ha conosciuto la sua storia tramite i giornali.

E’ il caso di Maria Rita C., compaesana dei Manca, che scrive: “Non ho mai avuto il piacere di conoscere Attilio personalmente, ma negli anni ho imparato a conoscerlo e volergli bene tramite i racconti pieni d’amore e di dolore del suo meraviglioso fratello. Oggi più che mai mi stringo al dolore di tutta la famiglia Manca, che Attilio guarda con orgoglio da Lassù, in Paradiso, dove stanno gli angeli”.

Antonio N., messinese, ha invece lasciato questo post sulla bacheca di Gianluca. “Conoscere la Sua storia mi ha profondamente scosso, vedere le foto mi ha fatto capire meglio dove Gianluca Manca e i suoi genitori trovino la forza di lottare instancabilmente per far conoscere finalmente la verità”. Perché tutti i messaggi sono legati da un unico filo conduttore: la ricerca della verità per ottenere giustizia.

Sempre ieri, nel decennale della morte di Attilio, Sonny F.C. ha scritto una lettera indirizzandola direttamente all’amico, rivolgendosi a lui come ad un fratello. Ne riportiamo gli stralci più significativi.

“Ciao Attilio, stamani non sono riuscito ad alzarmi, ma appena ho aperto gli occhi il mio primo pensiero è andato ad uno sguardo: lo sguardo di mamma Angela. Lo sai meglio di me: mamma Angela è una donna straordinaria, ma le manchi Attilio e non riesce a darsi pace. Con te abbiamo perso parte di lei; con te è andato via il suo cuore… Sono tante le domande che ci poniamo spesso: io, Luca, Gioacchino, e questa grande famiglia che piano piano si allarga chiedendo solo la verità: non dovrebbe essere un pretesa dell'altro mondo conoscere la verità… Restiamo nell’attesa di sapere chi ha violentato il tuo corpo e distrutto una vita candida e fresca per proteggere quella montagna di m…. chiamata mafia. Tu e quell'ultima telefonata, tu e quella strana richiesta per l'estate che mamma non riuscì a capire...”. La lettera è firmata “Tuo fratello, Sonny”.

Dalla solidarietà virtuale a quella reale il messaggio non cambia: “giustizia per Attilio”.

Ieri, durante il diciottesimo giorno di mobilitazione, “Scorta civica” ha ricordato Attilio (nella foto); mentre a Barcellona Pozzo di Gotto sono stati celebrati gli eventi commemorativi: alle 16,30 la funzione religiosa e, a seguire, la presentazione del libro di Luciano Mirone “Un suicidio di mafia”.

Per ricordare il decennale la famiglia ha realizzato un apposito manifesto con stampato il volto di Attilio così come era stato rinvenuto il 12 febbraio nel suo appartamento viterbese, in via della Grotticella.

“Mi addormento e mi sveglio con negli occhi le immagini di mio figlio che non avrei mai voluto vedere… ma era necessario che tutti vedessero e comprendessero…”. Così la signora Angela.



Facebook Twitter Rss