ANNO 14 n° 89
Pignoramento Talete, conti sbloccati forse già domani
Il sindaco Arena, dopo contatti con la banca rassicura i lavoratori che affollano l’aula consiliare
23/05/2019 - 18:09

di Annamaria Lupi

 

VITERBO - Il pignoramento dei conti di Talete, che mette a rischio l’erogazione dello stipendio di 150 lavoratori, deflagra in consiglio comunale. Ed esplode con accuse e scatti di nervi anche all’interno della maggioranza. Il capogruppo FdI Paolo Bianchini parla di una ritorsione, di uno sgambetto a seguito della nomina del nuovo Cda della società di gestione idrica. Soprattutto alla luce delle affermazioni del sindaco Arena che ha dichiarato di non sapere come e chi abbia fatto partire il decreto di pignoramento, vicenda su cui avvierà un’indagine interna.

Quello che insospettisce è la tempistica, dato che c’era tempo sino a luglio per trovare una soluzione prima di emettere il decreto.

La Lega, tramite il consigliere Andrea Micci, non ci sta. “Non accetto che si possa pensare che ci sia una vendetta politica conseguente alla nomina del Cda”. Subito dopo consiglieri e assessori del Carroccio abbandonano l’aula.

Per il capogruppo di Viva Viterbo Giacomo Barelli “qualcuno, irresponsabile e giuridicamente incompetente, ti ha dato una fregatura. - dice rivolto ad Arena - Questa è la mossa di qualcuno che ha giocato una partita sulla pelle dei lavoratori”.

Suggerisce poi al sindaco di chiedere al giudice, che dovrebbe decidere il 15 luglio sullo sblocco dei conti, l’anticipazione dell’udienza.

Nel frattempo il primo cittadino riceve una telefonata e annuncia: “Mi ha chiamato ora la banca. Se non iscriviamo a ruolo il decreto con una Pec, l’istituto di credito può sbloccare i conti”.

Sembra quindi tutto risolto. Lo stipendio dei 150 lavoratori non dovrebbe più essere a rischio.






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