Si è sempre dichiarato innocente e lo ha fatto anche ieri, quando ha rivolto il suo ultimo appello alla corte, chiedendo di essere assolto. Giovanni Piergentili, condannato questa mattina (27 ottobre) a cinque anni e quattro mesi per violenza sessuale, continua ad affermare di non aver commesso alcun abuso e di avere ricordi frammentari di cosa sia accaduto quel martedì di febbraio.

''Quello che riesco a ricordare bene - ha detto davanti al gip - è il giorno in cui sono stato arrestato e sono stato strappato dalla mia famiglia. I primi tempi passati in carcere sono stati i più difficili, perché non riuscivo a capire il motivo per il quale fossi in cella, ora chiedo che sia fatta giustizia e che il mio nome venga riabilitato e mi sia ridato l'onore che mi è stato tolto ingiustamente''.

Il giudice, però, non è stato dello stesso avviso e a nulla sono valse le dichiarazioni sullo suo impegno sociale, il suo far volontariato e il suo forte amore e attaccamento per la famiglia: per lui, ora, si apriranno nuovamente le porte del carcere.