ANNO 14 n° 110
Picchiò e tentò di dar fuoco alla
madre, chiede di patteggiare a 3 anni
22/11/2017 - 07:05

VITERBO – Picchiò e tentò di dar fuoco alla madre dopo una furiosa lite, gettandole addosso del liquido infiammabile e dei fiammiferi. Ora chiede di patteggiare la propria condanna a 3 anni di reclusione, ma il tribunale si riserva.

Bisognerà attendere ancora una manciata di giorni per la decisione: carte alla mano, il collegio presieduto dalla dottoressa Silvia Mattei, dovrà valutare la riqualificazione del reato da tentato omicidio a lesioni gravi e, di conseguenza, la richiesta di condanna.

Intanto per il 43enne viterbese, pluripregiudicato e accusato di aver spedito la madre in ospedale con il femore rotto, ancora la custodia cautelare agli arresti domiciliari.

La brutale aggressione avvenne il 15 novembre del 2016, all’interno di un appartamento nelle vie del centro viterbese. Delle urla, poi la violenza. L’uomo si sarebbe prima scagliato contro la madre ultraottantenne, poi, dopo averle rotto l’osso della gamba, l’avrebbe minacciata e cosparsa di liquido infiammabile per tentare di darle fuoco. Solo l’intervento della Polizia, avvisata da alcuni passanti, ha permesso di evitare il peggio: la donna venne trasportata all’ospedale Belcolle dove le diagnosticarono le lesioni. Da qui, l’accusa a carico del figlio.

Il 5 dicembre, il tribunale si esprimerà sulla richiesta di patteggiamento.






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