ANNO 14 n° 115
Picchiato perché scambiato per un ladro
Tutta la verità sul pestaggio di cui
è rimasto vittima Marco Marazzi
22/08/2014 - 12:20

VITERBO – (ale.ser.) Ma quale linciaggio. Quale rissa e ritorsioni. Marco Marazzi è stato aggredito perché scambiato per un ladro.

A spiegare come si sono svolti fatti, questa mattina negli uffici della Squadra mobile, il vice questore Fabio Zampaglione che, d’intesa con l’Autorità giudiziaria di Roma e la Procura presso il tribunale dei minorenni di Roma, hanno deciso di convocare una conferenza stampa per fugare le ipotesi di linciaggio circolate in questi giorni.

Il 19enne viterbese, si trova tuttora ricoverato al policlinico Gemelli di Roma, dove era arrivato in eliambulanza all’alba di lunedì per via di una microfrattura al cranio che preoccupava non poco i medici.

Per Marco, quindi, era stato predisposto il coma farmacologico, da cui è stato svegliato mercoledì. E non ha perso tempo per aggiornare i suoi amici di facebook sul suo stato di salute, pubblicando un selfie in cui indossa il collarino.

Adesso, dunque, mentre le condizioni del giovane migliorano giorno dopo giorno, le indagini condotte dal capo della Mobile di concerto con il Commissariato di polizia di Tarquinia sono a buon punto.

“Alla luce di riscontri testimoniali e accertamenti eseguiti con l’ausilio della Scientifica possiamo affermare con assoluta certezza che la vicenda accaduta domenica notte a Riva dei Tarquinia nulla ha a che vedere con linciaggi o ritorsioni”, così il capo della Mobile ha aperto la conferenza, spiegando che per dare una sferzata alle indagini “è stato organizzato un pool di investigatori che, nell’arco di pochissimi giorni, sono riusciti a ricostruire la dinamica dell’episodio”.

I fatti. Domenica sera, Marco e tre amici erano andati ad una festa, nei pressi di Riva dei Tarquini, dove avevano conosciuto alcune ragazze che avevano riferito loro di essere ospiti del camping.

Così, a festa conclusa, i quattro ragazzi pensano bene di andarle a trovare nella struttura. Ma qui trovano gli animatori che li invitano ad uscire. E, loro, raccolgono l’invito. Ma è una finta: attendono una manciata di minuti e si ripresentano al camping dove ritrovano gli stessi animatori che, stavolta con toni più bruschi, dicono loro di andarsene. A questo punto, forse spaventati, iniziano a correre a più non posso, generando una confusione inaudita nel buio pesto del camping.

Alcuni ospiti si svegliano e, temendo che si trattasse di ladri, si apre la caccia.

“Tre ragazzi riescono a scappare, mentre il 19enne viene bloccato e aggredito”, ha spiegato Zampaglione.

Gliene hanno dato di santa ragione, tanto da farlo stramazzare a terra.

Al momento due le persone che risultano indagate: un 17enne di Roma, ospite del camping, denunciato per lesioni gravissime; ed un 20enne iscritto sul registro delle informazioni di reato per favoreggiamento per aver reso informazioni distorte ai poliziotti.

Le indagini comunque non sono ancora concluse: c’è il sospetto che, presto, vengano fuori altre persone responsabili del pestaggio.





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