ANNO 14 n° 115
Picchiata durante e dopo la gravidanza, torna a vivere col marito violento
L’uomo è alla sbarra con le accuse di maltrattamenti e lesioni gravi
09/11/2018 - 02:18

VITERBO – Dallo Sri Lanka fino a Viterbo per raggiungere il marito, partito circa un anno prima, alla ricerca di un’occupazione e di una vita migliore. Ma per la giovane, C.J.J. quel trasferimento, nel 2016, è l’inizio di un incubo.

All’interno del loro appartamento in via della Caserma, la donna, classe 1980, per mesi avrebbe subito in silenzio la violenza del marito: botte, insulti e colpi che non l’avrebbero risparmiata nemmeno durante i nove mesi della gravidanza.

Ora per quei maltrattamenti, l’uomo è finito alla sbarra: già sottoposto ad un divieto di avvicinamento nei confronti della donna, avrebbe continuato a vederla e picchiarla per settimane, tra l’aprile e il dicembre del 2017.

Fino poi alla svolta. Ancora più triste e drammatica: sarebbe stata la stessa vittima a chiedere al marito di tornare a vivere insieme e ieri, in aula, di fronte al giudice Giacomo Autizi ha ribadito la sua volontà: ''Chiedo che venga revocato il divieto di avvicinamento a me: voglio vivere con mio marito. Lo faccio soprattutto per il bene di nostro figlio''.

La speranza che cambi e che finalmente possano vivere in serenità, dietro alle parole della donna, da due anni in Italia e ancora incerta con la lingua, tanto da aver avuto bisogno in udienza di un traduttore.

''Ora non subisco più violenza – ha concluso – anche perché viviamo come fossimo separati. Lui non si preoccupa e cura di noi, ma almeno nostro figlio crescerà sotto lo stesso tetto del padre''.

A febbraio i testimoni dell’accusa, poi toccherà alla difesa.






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