ANNO 14 n° 115
''Pianoscarano centro della tradizione''
La presentazione per la festa dell'uva, chiusa con la recitazione di Benedetti
20/09/2017 - 13:48

VITERBO - ''Quest'anno sarà una festa speciale perchè dedicata ad un poeta di Pianoscarano, ovvero Emilio Maggini, e portarlo a conoscenza dei giovani che non lo conoscono'' Queste le parole con cui Luisa Ciambella apre la presentazione della festa dell'uva che animerà Pianoscarano a partire da giovedì 21 settembre.

Con la festa torna anche il tradizionale palio delle botti: ''Quest'anno sarà la trentanovesima edizione - afferma il presidente del comitato Paolo Bracaglia - e siamo provati dalla stanchezza che ha comportato organizzarla. Devo ringraziare tante persone a Viterbo, ma anche a Roma e a Fioroni''. Poi il momento di commozione interrotto solo dall'entrata del sindaco Leonardo Michelini che ha voluto presenziare alla conferenza.

''La festa coinvolgerà tutto il quartiere. La programmazione è dedicata a tutti, anche ai cani, per i quali ci sarà una sfilata a cui partecipare. Poi ci sarà, come prima anticipato, un omaggio a Maggini grazie alla banda del racconto di Antonello Ricci e sarà decretato un vincitore. Dalle 20 inizieranno le cene di beneficienza. - ricorda Bracaglia - I piatti saranno tipici della nostra città, ovviamente, sapientemente preparati da pianoscaranesi DOC. Venerdì il torneo di burraco seguito dalla presentazione del libro sul poeta Maggini. Quest'anno, poi, avremo anche il raduno degli alpini che festeggiano il lo patrono anche con il coro. E fino al 24 anche il raduno nazionale delle Harley Davison. Il 23 ci sarà il classico palio delle botti a partire dalle 15,30 solo per bambini. Il trentanovesimo palio, quello per adulti, ci sarà domenica 24 settembre''.

''Pianoscarano è una città nella città. Ha una sua autenticità vera con le persone che si sento prima di tutto pianoscaranesi. E' una realtà che ha dato i natali a tanti personaggi da Fioroni a Maggini. E' bene riportare in questo quartiere le espressioni di autenticità. Abbiamo riportato anche il mercato con produzioni locali. Perchè questo quartiere diventi un punto di riferimento. E' bello che portino avanti le loro tradizioni: è una zona viva. Abbiamo l'obbligo di ricordare Maggini, per esempio, con la sua poesia dialettale che è esempio di una viterbesità autentica e vera e ringrazio Antonello Ricci per averci aiutato''.

E' proprio Ricci a parlare: ''Siamo qui perchè siamo Cives, ovvero, cittadini. Crediamo nella Polis. Il linguaggio è la casa dell'essere e dobbiamo coltivarlo. Lo faremo con questo concorso letterario. Ho con me le buste contenenti i testi dialettali che premieremo durante la festa. Non sappiamo i nomi perchè per imparzialità non abbiamo abbinato i nominativi ai testi, lo faremo stesso alla premiazione durante la quale daremo lettura dei testi vincitori''.

La conferenza si è conclusa con un applauso senza fine dedicato alla recitazione di una poesia in dialetto viterbese da parte di Pietro Benedetti.






Facebook Twitter Rss