ANNO 14 n° 110
''Piano del commercio in 4 mesi''
Perą si confronterą con operatori, sigle sindacali e ordini professionali
23/05/2017 - 02:00

VITERBO – (aml) La mancanza di una programmazione in ambito commerciale viene stigmatizzata, soprattutto in questi ultimi giorni, da diverse associazioni di categoria. In realtà il j'accuse del mondo economico cittadino non è una questione emersa solamente ora ma, probabilmente a fronte dell'ultimo anno di attività dell'amministrazione Michelini, le sollecitazioni si fanno più pressanti.

Alla luce di ciò abbiamo sentito in merito l'assessore allo Sviluppo economico Sonia Perà.

''Comprendo che le associazioni lamentino la mancanza del piano del commercio perché, in effetti, è uno strumento che si sarebbe dovuto adottare prima, e per prima intendo parlare di anni fa. Per quanto mi riguarda con l'amministrazione ne abbiamo iniziato a parlare da quando mi sono insediata (a metà 2015 n.d.r.), ci siamo confrontati diverse volte, c'è voluto un po' di tempo perché l'avevamo preventivato con l'altro bilancio ma ora finalmente è stato dato l'incarico. Si sono già tenuti due incontri tecnici propedeutici e adesso stiamo inviando le convocazioni a tutte le associazioni per un primo incontro che si terrà il 24 maggio. Una riunione molto allargata, a cui sono stati invitate le associazioni di categoria, le sigle sindacali e gli ordini professionali che possono essere interessati dal piano del commercio, voluta proprio all'inizio dei lavori per confrontarci su quello che il Comune dovrebbe andare a fare, sul cronoprogramma elaborato dallo studio incaricato che ci coadiuverà anche nell'affrontare l'argomento e darci, inoltre, una modalità di lavoro. In seguito sono previsti dei tavoli tecnici, separati in base alle problematiche, finalizzati al varo degli step successivi''.

Un percorso decisamente articolato da realizzare con quale tempistica?

''L'incarico conferito copre l'arco di 24 mesi, è un progetto che va anche oltre questa amministrazione. Però la redazione vera e propria del piano è preventivata in 4 mesi quindi se riusciamo tutti ad essere operativi da qui in poi i passaggi da effettuare riguarderanno le approvazioni: da quella in consiglio comunale ad altre eventuali. Il piano del commercio deve dare un atto di indirizzo che potrebbe comportare pure una serie di modifiche normative e regolamentari. Ecco perché richiede un arco temporale più lungo per una sua totale applicazione, intanto però nei 4 mesi si prevede una prima parte in cui si cercherà di scattare una fotografia, la più corretta possibile, dello stato della città sia per quanto riguarda la situazione in essere nell'ambito dell'urbanistica commerciale che per quanto concerne quella che è la dimensione della città, le strutture e la ricettività esistenti''.

Un piano dunque che prende in considerazione le attività economico-commerciali sia del centro che dell'intera città?

''Certo, tutta la città con particolare attenzione sul centro storico. La mia idea è quella di esaminare l'intera area urbana, parliamo quindi anche della media e grande distribuzione per avere il quadro della situazione, verificare le zone d'espansione della città, capire lo stato delle cose e come possiamo dare degli indirizzi. Ugualmente poi per il centro storico dove si potrebbe anche ragionare attraverso delle determinazioni di indirizzo, pensando anche a delle eventualità oggi non previste per facilitare la possibilità di alcune tipologie di aperture o contemporaneamente pensare invece a delle modifiche regolamentari che vadano a tutelare delle particolari zone di pregio rispetto a determinati esercizi. Ragionamenti ed ipotesi tutte da condividere con le associazioni''.

A proposito di agevolare, nel Plus erano previsti incentivi per le attività economiche in centro. Sono stati utilizzati?

''Quando mi sono insediata il progetto era quasi alla fine. Comunque le risorse previste nel Plus per ristrutturazioni di attività nel centro storico sono state praticamente tutte utilizzate, oltre 460mila euro''.






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