ANNO 14 n° 89
Piacere Etrusco
sbarca su Roma
Da oggi al 27 novembre, la Tuscia protagonista nei migliori locali della capitale
17/11/2015 - 12:54

di Nicola Savino

VITERBO - Lo sbarco su Roma è ormai pronto. Da oggi a venerdì 27, gli antichi Etruschi si prendono una rivincita sulla storia e invadono la capitale. No, non è una dichiarazione di guerra. Che di questi tempi è meglio evitare comunque. E' un'invasione di prodotti tipici, caratteristici di un territorio (la Tuscia) che ripropone per il terzo anno Piaceri Etruschi, la rassegna enogastronomica organizzata dalla Camera di commercio di Viterbo e supportata dalla collaborazione di un esperto qualificato come Carlo Zucchetti. ''E' la formula giusta per promuovere la nostra terra'', sintetizza il presidente dell'ente camerale Domenico Merlani.

Ma, in concreto, di che si tratta? Un insieme di appuntamenti presso alcuni locali romani, fra i più rinomati e importanti, nei quali saranno preparati piatti utilizzando esclusivamente ingredienti provenienti dalla Tuscia, e ancora show cooking, la presenza di alcuni chef di casa nostra che si spostano a Roma per presentare le pietanze della tradizione. E si parla di ristoranti già insigniti di stelle e riconoscimenti dagli esperti del settore (o su un'ottima strada per ottenerle), ma anche enoteche, due pizzerie, come pure punti vendita (corners, si definiscono con evitabile inglesismo) nei quali acquistare i prodotti della Tuscia. In programma pure due workshop. Per la cronaca, si parte ufficialmente domattina con la presentazione della manifestazione in Campidoglio (Sala del Carroccio).

''Roma - aggiunge Merlani - è a due passi ed è un'opportunità per noi. Che cerchiamo di sfruttare al meglio . Qualche dato ci fa capire come Piacere Etrusco si sia già conquistato uno spazio significativo: dai 5mila contatti della prima edizione, si è passati a 6mila l'anno scorso e per quest'anno la previsione è di toccare quota 8mila. Alla rassegna partecipano 33 produttori, tutti appartenenti al marchio Tuscia Viterbese. La sintesi estrema è che vogliamo fare cultura attraverso un'alimentazione, sana, corretta, legata rigidamente alla nostra terra''.

A Piaceri Etruschi si unisce un percorso più prettamente turistico e connesso a Tuscia Welcome. ''Complessivamente - sottolinea Francesco Monzillo, segretario della Camera di commercio - vengono proposti 11 pacchetti ricettivi e 14 offerte turistiche per il pubblico romano e non solo''. Perché è sicuramente vero che è importante farsi conoscere, ma conta pure (e non poco) che una volta conosciuti piatti, pietanze, prodotti e squisitezza varie, la gente venga direttamente nella Tuscia per continuare ad apprezzare quello che ha scoperto e tutto il resto. Che è fatto di arte, cultura, bellezze naturali. ''Il nostro territorio, o terroir come usa dire adesso - si inserisce Carlo Zucchetti - è un brand da valorizzare. Puntiamo al marketing territoriale e non a quello del singolo prodotto. E siamo soprattutto in grado di offrire sapori particolari e caratteristici di una terra di origine vulcanica che non si ritrovano in altre zone italiane. La partecipazione di qualificatissimi chef romani è il segnale che Piacere Etrusco ha ormai preso piede. Mi arrivano ancora oggi richieste di partecipazione di altri ristoranti, ma il tempo è limitato: non si può accontentare tutti''.

Notevole l'interesse manifestato dai giornali specializzati; previsti passaggi sia radiofonici che televisivi. La Camera di commercio investe nella kermesse 30-35mila euro per un'insistente campagna pubblicitaria nella metro (già piazzati 145 maxi poster) e sui media romani; i produttori contribuiscono mettendo a disposizione le materie prime. Il resto lo fanno gli chef che preparano pietanze squisite. E soprattutto i sapori della Tuscia: particolari e decisamente non imitabili.






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