ANNO 14 n° 107
Perseguitarono il sindaco Pomarè: arrestati tre pastori sardi a Farnese
Avevano abbattuto gli ulivi, incendiato l'auto e ucciso i cani dell'ex primo cittadino
28/07/2015 - 12:20

FARNESE - Avevano abbattuto 160 piante di ulivo, incendiato un casale agricolo, distrutto un trattore e ucciso a bastonate due cani. Non paghi, avevano bruciato anche una Fiat Panda. Il tutto per colpire Dario Pomarè, ex sindaco di Farnese e attuale capogruppo della maggioranza Pd nello stesso Comune.

Ai domiciliari sono finiti tre sardi residenti nella zona: P. M. 30enne, P. P. 43enne e il loro padre P. A. 72enne, tutti pregiudicati a vario titolo per reati contro il patrimonio e in violazione alla normativa in materia di stupefacenti. 

Una famiglia di pastori che aveva deciso di colpire il primo cittadino per ostacolare l'approvazione della riforma della regolamentazione dei terreni ''a uso civico'', che li avrebbe privati di sessanta ettari dei quali si erano appropriati indebitamente nel corso degli anni.

Per impedirlo era scattato così un piano di intimidazione al sindaco: ''Un gesto che aveva scosso profondamente la comunità cittadina - spiega il colonnello dei carabinieri Mauro Conte - oggi, dopo indagini approfondite, siamo risaliti a questa famiglia, contro la quale abbiamo raccolto gravi indizi di colpevolezza. Il movente era proprio la riforma dei terreni a uso civico che, ironia della sorte, sarà approvata proprio in queste ore''. 

''I tre hanno agito insieme a dei complici - continua Conte - e avevano in mente altri atti nei confronti di chiunque avesse tentato di attuare la nuova regolamentazione. Dalle perquisizioni è emerso che all'interno del gruppo girassero delle armi da fuoco. Oltre a colpire Pomarè, gli arrestati si erano resi responsabili di altri reati come minacce, furto aggravato e abigeato''.

Nel corso dell'operazione Terra Madre, che ha visto finire in manette i tre, sono stati impiegati 40 uomini del comando provinciale dei carabinieri di Viterbo, due unità cinofile e un elicottero. I militari hanno scoperto e sequestrato 500 proiettili a palla singola, 3 cartucciere, diversi pugnali, 1 puntatore laser notturno e 4 passamontagna. Gli arresti sono stati eseguiti su ordinanza del gip Salvatore Fanti.





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