ANNO 14 n° 111
''Per risolvere problemi politici si mette in crisi la giunta comunale''
Contardo: ''Schema gią visto con l'assessore Nunzi. La mia colpa? Essermi macchiato di lesa maestą''
18/05/2021 - 07:02

VITERBO - ''Uno schema che ripete pedissequamente quanto già accaduto all’Assessore Claudia Nunzi, defenestrata in men che non si dica nonostante le sue comprovate capacità e doti gestionali: per risolvere problemi meramente politici si mette in crisi la giunta comunale.

Questa pantomima, mascherata dalla improvvisa perdita di fiducia nei miei confronti per questioni amministrative, è solamente una vera e propria resa dei conti, a cui alcuni si sono prestati volentieri.

La storia inizia con le nomine da parte del Coordinatore Regionale Lazio, Claudio Durigon, dei Coordinatori Provinciali di zona nelle persone di Giulivi ed Evangelista e del Responsabile Provinciale degli Enti Locali, Giovanni Congedi.

Quest’ultimo ricopre anche la carica di responsabile per la provincia di Viterbo dei Giovani della Lega, e fa parte del gruppo dell’On. Andrea Crippa che dei giovani leghisti è stato Responsabile Nazionale e oggi Vice Segretario Nazionale Lega Salvini Premier.

Nei primi giorni di maggio Crippa decide di venire in visita a Viterbo per incontrare i rappresentanti delle Associazioni di Categoria ed incarica Congedi di organizzare questi incontri il 7 maggio.

Congedi si rivolge a me per contattare le Associazioni di Categoria e visto che me lo chiede uno dei tre nominati dal partito, telefono ed organizzo due incontri per la visita dell’On.Crippa, uno presso Confagricoltura l’altro nella sede di Unindustria.

E qui, inizia il dramma. Comincio a ricevere una serie di telefonate da molti colleghi di partito che con modi, non sempre garbati, mi fanno capire che l’iniziativa era particolarmente sgradita ai vertici locali della Lega non proprio in linea con la corrente interna del suddetto Onorevole.

Difatti l’iniziativa viene inspiegabilmente annullata e subito dopo inizia nei miei confronti una sorta di isolamento.

In pratica quello di cui mi sono macchiato è il terribile delitto di lesa maestà''.

Enrico Maria Contardo






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