ANNO 14 n° 116
''Per le imprese leggi chiare e tempi certi''
Andrea Belli (Ance) al convegno organizzato dall'associazione
16/05/2017 - 17:38

VITERBO - ''Le imprese non chiedono fondi, non vogliono sussidi, ma richiedono soltanto tempi certi e risposte chiare: un si deve essere un si, un no deve essere un no, non ci possiamo trascinare inutilmente nelle lungaggini della burocrazia''. Lo ha detto Andrea Belli, presidente della sezione viterbese di Ance (Associazione nazionale costruttori edili), intervenendo al convegno ''Innovazione, imprese e mercato. Le nuove frontiere del costruire'' organizzato dall'associazione e che si è svolto oggi presso l'auditorium dell'Università della Tuscia (S. Maria in Gradi).

''Ciò è più vero adesso – ha spiegato Belli – quando la crisi non è finita e le imprese devono puntare su ricerca e innovazione, anche se sono di piccole dimensioni. E' cambiato il modo di produrre e di costruire e dobbiamo anche adattarci alle esigenze delle nuove famiglie. La sfida che ci attende è sempre più quella della qualità, non solo nelle nuove costruzioni ma anche nelle ristrutturazioni''.

Il convegno è iniziato alle 10 con i saluti dei rappresentanti istituzionali e si articolerà in due sessioni, una mattutina e una pomeridiana. Hanno partecipato, tra gli altri, l'assessore regionale alle Politiche del territorio Michele Civita, il consigliere e presidente della Sesta Commissione Enrico Panunzi, il presidente di Ance Lazio Stefano Petrucci, Stefania Palamides, presidente Unindustria Viterbo e Alessandro Ruggieri, rettore Università della Tuscia.

La salute, la sostenibilità, la sicurezza e il benessere abitativo – è emerso durante il convegno – sono diventati fattori centrali nella scelta di un'abitazione, creando nuovi paradigmi connessi imprescindibilmente ai processi di innovazione. In questo scenario, tali nuovi modelli stanno trasformando gli stessi stili di vita delle persone e le relazioni tra le persone e le cose e, di conseguenza, la domanda abitativa. Essi pertanto sono destinati a condizionare profondamente il modo stesso di fare impresa, determinando un cambiamento epocale del modo stesso di costruire.






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