ANNO 14 n° 107
Per la Borsa del Turismo associato successo oltre la crisi
06/03/2012 - 13:55

Sessantadue buyer italiani (cral, dopolavori, associazioni culturali, circoli e associazioni sportive, parrocchie, ecc, in rappresentanza di 180 mila iscritti), provenienti da tutte le regioni, 17 buyer esteri in rappresentanza di 10 paesi europei (Austria, Germania, Danimarca, Spagna, Francia, Ungheria, Olanda, Polonia, Russia e Gran Bretagna), 400 seller in rappresentanza di 450 aziende (agenzie di viaggio, tour operator, enti di promozione turistica, consorzi, compagnie aeree, ferroviarie e marittime, società di trasporto pubbliche e private, società di servizi, aziende del ricettivo alberghiero ed extra alberghiero, ecc.) ), una media di 60 contatti per ogni operatore che rappresenta una delle percentuali più alte per ogni borsa di prodotto nazionale. Sono questi, in estrema sintesi, i dati che hanno caratterizzato la XII edizione della Borsa del Turismo Sociale e Associato che si è svolta a Viterbo presso il monumentale complesso della Domus “La Quercia”. Una manifestazione che, ancora una volta, ha dimostrato come la partnership pubblico/privato sia fondamentale per la riuscita di ogni iniziativa di questo livello. Accanto al CAT/Confesercenti di Viterbo e alla Società “In RETE”, titolare dei marchi BTSA e Cral Network, hanno operato, infatti, la Provincia, il Comune e la Camera di Commercio di Viterbo che non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno, così come sono stati sempre presenti l'Enit/Agenzia e, soprattutto, il Ministero del Turismo e dello Sport che oltre a dare il proprio patrocinio ha presenziato alla manifestazione con il Capo di Gabinetto del Ministro Gnudi, Prof. Giuseppe Greco, il quale non ha mancato di sottolineare come, pur con tutte le limitazioni imposte dalla grave crisi economica, rimanga sempre fortissimo l'interesse del Governo per il turismo sociale e i buoni vacanza. Estremamente soddisfatti dell'andamento della manifestazione gli organizzatori. Per Nicola Ucci, titolare della società “In RETE”, “la BTSA, dopo solo 4 edizioni a Viterbo (prima era itinerante) sembra aver raggiunto la maturità senza aver espresso, tuttavia, tutte le sue forti potenzialità. I segnali di crescita sono evidenti e lo dimostrano non solo i numeri, quanto, soprattutto, il forte interesse che hanno mostrato e continuano a mostrare i partners che ravvisano nella manifestazione una grande occasione di sviluppo a livello di territorio e di occupazione”. Per Vincenzo Peparello, Presidente del CAT/Confesercenti, invece, “la BTSA si colloca, oggi, a pieno titolo fra le maggiori manifestazione di settore a livello nazionale con la differenza che mentre le altre borse mostrano un certo “affaticamento”, i segnali di crescita per questa borsa sono davvero esponenziali se è vero, come è vero, che l'aumento dei seller è stato calcolato intono al 30% e moltissime sono state le rinunce alle richieste di accreditamento pervenute oltre i termini prefissati. Una situazione questa, ha aggiunto Peparello, che ci ha costretto a cambiare sede, trasferendoci dal Grand Hotel Salus-Pianeta Benessere alla Domus “La Quercia”, maestoso complesso recentemente restaurato, senza dubbio più consono alle esigenze in crescita della manifestazione. La constatazione più gratificante, però, ha concluso Peparello, è quella di vedere la manifestazione identificarsi con una città, Viterbo per l'appunto, che grazie anche alle altre iniziative che vengono promosse collateralmente, può oggi fregiarsi del titolo di “Capitale italiana del Turismo Sociale”. Il riferimento di Peparello è al Convegno Nazionale sul Turismo Sociale che si svolgerà in maggio e nel corso del quale verrà presentato il 4° Rapporto sul Turismo Sociale e Associato in Italia. La locuzione coniata da Peparello, è particolarmente piaciuta anche all'Assessore al Turismo della Provincia di Viterbo, Andrea Danti, il quale si è auspicato che “la manifestazione possa aver trovato in questa città la sua sede permanente, che possa continuare a crescere, così come sta facendo, e che possa sempre più rappresentare un volano per la crescita economica dell'intero territorio della Tuscia”.






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