ANNO 14 n° 110
Per chi suona la campanella
18/01/2021 - 11:27

 

di Massimiliano Morelli

 

Neanche ai tempi del Sessantotto la scuola andò in ginocchio così come ora, neanche nove anni dopo, quando fu la volta dei decreti delegati. Niente ha mai fatto preoccupare così tanto gli studenti, il cui diritto allo studio più che dalla Costituzione dovrebbe essere sancito dal buonsenso. Oggi – scriviamo finalmente; ma aggiungiamo “chissà quanto durerà” - la campanella è tornata a suonare per seicentoquarantamila studenti di Lazio, Molise, Emilia Romagna e Piemonte, che potranno tornare tra i banchi nella misura del cinquanta per cento e fino a un massimo del settantacinque per cento. Regole e paletti, la scuola adesso funziona così, mentre gli interrogativi restano, non ultimo quello dei mezzi di trasporto. Per l’occasione – ci hanno fatto sapere - sono state rimodulate e potenziate alcune linee del trasporto pubblico urbano Francigena. Così il sindaco di Viterbo Giovanni Maria Arena: “I dati rilevati nelle scuole in quest'ultimo periodo attraverso i tamponi sono confortanti e consentono di poter tornare alle lezioni in presenza anche nelle scuole secondarie di secondo grado del nostro territorio comunale, come previsto da vigente normativa in materia. A tal proposito e in previsione della ripartenza, siamo riusciti a garantire il potenziamento di alcune linee, proprio nel rispetto di tutte le misure di sicurezza per la tutela dei nostri ragazzi e di tutti coloro che usufruiscono del trasporto pubblico locale”. In maniera laconica e struggente viene da pensare che dopo un anno, ancora non si è capito come gestire il comparto-scuola e tutto resta fin troppo aleatorio. Instabile, come la maggior parte delle decisioni prese negli ultimi dodici mesi. Instabili come i banchi con le rotelle, che ancora debbono spiegarci dove sono…




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