ANNO 14 n° 89
Pd e Sel Bolsena diffidano il sindaco Dottarelli e il presidente Talete
Richiesto il rimborso delle bollette acqua
07/01/2013 - 13:40

VITERBO - I Circoli Pd e Sel di Bolsena hanno inoltrato una diffida al Sindaco Paolo Dottarelli e al presidente della Talete Marco Fedele, affinché ''pongano in essere ogni intervento indispensabile per il superamento dell’emergenza arsenico nell’acqua destinata al consumo umano nel comune. Con la diffida si promuove altresì la richiesta di rimborso delle bollette emesse da Talete nel periodo di non potabilità dell’acqua, il tutto sostenuto da una raccolta firme presso la cittadinanza, tuttora in corso''.

E' quanto annuncia il consigliere comunale del Pd di Bolsena Domenico Brodo in seguito al consiglio comunale del 31 dicembre scorso, convocato per comunicazioni riguardo il problema arsenico nell’acqua destinata al consumo umano nel Comune di Bolsena.

''Il sindaco Dottarelli e l’Assessore Equitani, hanno precisato alcuni concetti - ha dichiarato Brodo -: che il problema si trascina da oltre 10 anni, senza che le amministrazioni provinciali e regionali, di vario colore politico, vi abbiamo posto soluzione; che non si è potuti intervenire perché facciamo parte della Talete e spetta all’Ente gestore porre rimedio al problema; che ci troviamo nella medesima situazione di molti altri Comuni della nostra Regione; che l’acqua che berremo domani, è la stessa che beviamo oggi''.

''Ai Bolsenesi poco interessano le massime del duo Dottarelli/Equitani, al contrario sono preoccupati e vogliono sapere quali sono le fonti alternative di approvvigionamento, dopo l’ ordinanza emessa dal Sindaco che vieta, dal 1° gennaio 2013, l’utilizzo dell’acqua erogata tramite pubblico acquedotto al consumo umano; divieto esteso anche alle industrie alimentari - ha aggiunto il consigliere -. Le soluzioni proposte, nell’attesa che vengano installati i potabilizzatori alla fonte, previsti entro il termine massimo del 31 dicembre 2014, è di utilizzare acqua di sorgente o minerale, quella dei distributori o delle fontanelle, oppure di trattare l’acqua derivata dalla rete idrica comunale con dearsenificatori; il tutto a spese dei singoli cittadini e continuando a pagare le bollette Talete''.

''Ad oggi l’unica fonte potabile sul nostro territorio, oltre alla fontanella di piazzale Nassyria, è quella alimentata dalle sorgenti di Turona, che purtroppo ha una portata limitata e fornisce acqua solo al 5% della popolazione - ha aggiunto Brodo -. Questa, come altre informazioni utili, dovrebbero essere fornite dagli amministratori di maggioranza, magari in una assemblea pubblica appositamente convocata''.



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