ANNO 14 n° 116
Pd, Udc, Sel: ''Marini è politicamente debole''
30/08/2012 - 11:02

di Domenico Savino

“Abbiamo chiesto di sconvocare il consiglio comunale perché non c’è più una maggioranza”. Parlano all’unisono gli esponenti di Pd, Udc e  Sel al termine della seduta consiliare di ieri che è terminata con la ''sconvocazione'' e l’arrivederci a settembre per Marini e la sua maggioranza, chiamati ora a compattarsi per cercare di portare in consiglio un documento di programmazione economico-finanziaria in grado di essere approvato. La bocciatura di martedì ha prodotto una profonda spaccatura tra i gruppi di centro destra che sostengono a Palazzo dei Priori Giulio Marini.

Attacca Maurizio Tofani (Udc): “Con l’atto di oggi pomeriggio (ieri per chi legge, n.d.r.), abbiamo fatto capire che senza una maggioranza non si può andare avanti. La mancata approvazione del bilancio non fa altro che testimoniare come l’attuale amministrazione non possa andare avanti. Speriamo e ci auguriamo che si faccia presto a prendere qualsiasi tipo di decisione, anche se la conclusione che se ne deduce è la sconfitta della politica”.

Alvaro Ricci motiva il suo intervento in consiglio comunale: “Questa maggioranza - ha detto il segretario comunale del Pd – non ha costruito un progetto di sviluppo per la città. Si è sempre arrovellata sui suoi problemi e sulle sue divisioni interne, ma tutto questo non fa il bene di Viterbo. Su alcune questioni che adesso gruppi interni alla maggioranza dibattono come il numero degli assessori o la possibilità di diminuire l’Imu, noi ci siamo già pronunciati in tempi non sospetti. Ma dall’altra parte non ci hanno voluto ascoltare. Paradossalmente da quando Comune, Provincia e Regione hanno avuto lo stesso colore politico, la situazione è andata sfaldandosi. Marini sia coerente e dica che non ce la fa più”.

Chiude l’improvvisata riunione con i cronisti Mauro Innocenzi (Sel): “Marini è politicamente debole: il rischio grosso che si corre è quello di vedere una maggioranza che si regge più su interessi personali che su un progetto politico  per il bene della città”.





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