ANNO 14 n° 89
Pd, inizia la rottamazione viterbese?
Avanza una giovane generazione, crolla la vecchia guardia dem in vari comuni
07/06/2016 - 02:01

di Roberto Pomi

VITERBO – ''Il Pd è l’unica forza in grado di amministrare questo territorio''. La frase appartiene al segretario provinciale del partito Andrea Egidi. Ma da questa tornata elettorale sembrerebbe venir fuori un dato piuttosto interessante che riguarda i democratici: l’emergere di una nuova classe dirigente di giovani e il collasso della cosiddetta vecchia guardia.

Dei 21 comuni andati al rinnovo, le forze di centrodestra si sono aggiudicate Montefiascone, Orte, Soriano e Vasanello. Al centrosinistra i restanti 17 comuni, con l’importante risultato di Franco Coppari e i suoi in quel di Vetralla.

A Montefiascone la sorpresa più grossa. Con un Luciano Cimarello, raccontato da tutti alla vigilia come una sorta di ''padreterno'' destinato al bis e stoppato da quella vecchia volpe socialista di Massimo Paolini. Uno della vecchia scuola, abituato a ragionare che la somma, e quindi il successo elettorale, è fatto di una singola preferenza sopra all’altra.

Uno che quindi è abituato a costruire il consenso a piccoli tasselli, un po’ come Paperon de Paperoni ha fatto la sua fortuna aggiungendo monetine alla sua mitica ''numero uno''. Al Pd montefiasconese non ha retto il ''cuore'', ossia il sindaco.

Baciato dai big Enrico Panunzi e Giuseppe Fioroni, non è riuscito a farcela. Ma guardando bene le preferenze emergono indizi interessanti. Crolla la vecchia guardia dem con gente abituata a incassare montini di preferenze oggi fortemente ridimensionati. Si tratta dei vari Fumagalli (274 voti), Renato Trapè (216) e Mario Trapè (343). Sopra di loro giovani rampanti che sono riusciti a fare il pieno e a spingere Cimarello a un passo dalla riconferma. In primis la sorpresa Giulia De Santis, la più votata di tutto il colle con 599 preferenze. Subito sotto, a quota 439, Giulia Moscetti, e a un passo da Mario Trapè, leggenda della politica del posto, è arrivato Piergiorgio Medori (332 voti). Cento sopra all’altro Trapè, Renato, e una cinquantina in più rispetto a Fumagalli.

Schema che si ripete anche a Vetralla con il trentenne Enrico Pasquinelli (339 voti) sopra all’alfiere locale dem Carlo Postiglioni (306) e altre figure giovani emergenti come Diana Ghaleb (183 preferenze) e Simona Sanetti (277). Questo è quanto accaduto nei due comuni più significativi.

Poi c’è, sempre in questa chiave, l’affermazione di sindaci trentenni. Da Emanuele Maggi a Bassano Romano, che riesce a costruire un buon percorso e respingere l’assedio di un candidato forte del centrodestra come Carlo Pellegrini a Emanuele Rallo a Oriolo Romano.

Il discorso prosegue a Soriano nel Cimino, dove il candidato sostenuto dal Pd Domenico Tarantino registra un grande flop. Si ferma a 745 voti, nonostante la vicinanza ai big Fioroni e Panunzi, mentre Devid Centofanti si piazza alle spalle del vincente di centrodestra Fabio Menicacci con 1302 preferenze. Da sottolineare anche un altro aspetto, a proposito di big. Il presidente Nicola Zingaretti si è fatto vedere nel corso della campagna elettorale solo a Montefiascone e Orte. Proprio dove i democratici non hanno portato a casa il risultato sperato.

Sta iniziando la rottamazione viterbese? Renzi, forse, ne sarebbe contento.





Facebook Twitter Rss