ROMA – È iniziata poco dopo le 18 la riunione decisiva, in un senso o nell’altro, per il futuro dell’amministrazione di centrosinistra del comune di Viterbo. Al cospetto del vice segretario nazionale del Pd Lorenzo Guerini e del segretario regionale Fabio Melilli, c’erano il senatore Ugo Sposetti (il primo ad arrivare al Nazareno), il consigliere regionale Enrico Panunzi e il deputato Alessandro Mazzoli (arrivati insieme) e, ultimo in ordine di tempo, il deputato Giuseppe Fioroni. Nessuna traccia, invece, dell’altro deputato Alessandra Terrosi, che in fondo è di Acquapendente, e dell'altro consigliere regionale Riccardo Valentini, che in fondo è di Tuscania.

Prima di affrontare il caso Viterbo, comunque, i vertici nazionali del partito erano impegnati a definire le primarie per il comune di Napoli, segno che la questione del capoluogo della Tuscia ha assunto per il Pd un ruolo importante alla stregua dei casi più scottanti di altre realtà anche molto più grandi. Nessuna dichiarazione ufficiale da parte dei protagonisti prima di entrare ma la consapevolezza che da questo summit si dovrà uscire per forza con una soluzione. Positiva o negativa che sia.