ANNO 14 n° 88
Patrimonio comunale in vendita per oltre 2 milioni
La delibera da allegare al bilancio tornerą di nuovo in commissione
22/03/2017 - 15:13

VITERBO – Oltre 2 milioni di euro. E' la stima del patrimonio immobiliare che il Comune prova nuovamente a mettere in vendita per fare cassa. Alla delibera, illustrata dall'assessora Luisa Ciambella in seconda commissione, che andrà allegata al bilancio quest'anno sono stati acclusi 3 distinti elenchi relativi ai beni da alienare, a quelli da sdemanializzare e relitti e agli immobili da valorizzare.

Tra quelli immediatamente disponibili per la vendita tornano il ristorante in piazza delle Erbe per un valore stimato di 300mila euro, due alloggi in piazza della Rocca per complessivi 166mila, e degli uffici in via Matteotti per 520mila euro. Ma ci sono anche terreni nelle aree periferiche di Viterbo e a Grotte Santo Stefano. Totale 2.146.248.

Sull'impostazione diversa Ciambella spiega: ''La legge quest'anno ci consente un'impostazione diversa tenendo conto non solo dell'elenco delle alienazioni ma anche del piano di valorizzazione del patrimonio dei beni comunali che l'amministrazione non può utilizzare per mancanza di risorse''.

Nel patrimonio da valorizzare, oltre al cinema Genio oramai un classico, anche il museo civico e l'ex Corte d'assise in piazza Fontana Grande.

Per quanto riguarda i beni da alienare e i relitti ''le procedure di assegnazione – sottolinea l'assessora - devono essere trasparenti, locazioni o vendite possono avvenire solo tramite bandi pubblici''.

Individuati per la vendita beni che non sono più strategici per l'Amministrazione.

Mentre quelli da valorizzare devono sottostare a precisi requisiti: vengono concessi o affittati a privati per un periodo non superiore a 50 anni ai fini di riqualificazione, il restauro è finalizzato a attività economiche o servizi per la comunità; possono essere affidati in concessione con forme di partnerariato o conferiti a fondi comuni.

La discussione procede tra vari virtuosismi tecnici per poi andare in stallo sull'alienazione dei relitti.

Le diverse situazioni prima erano sottoposte all'attenzione della commissione che doveva deliberare sulla cessione ai privati. Iter poi interrotto perché le pratiche arrivano incomplete. E ci sono richieste da parte di cittadini che giacciono inevase anche da anni.

Dalla minoranza – Gianmaria Santucci (FondAzione) e Giulio Marini (Fi) – suggeriscono di esaminare le richieste caso per caso, previa lettura dei pareri degli uffici comunali.






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