ANNO 14 n° 111
Partecipa al concorso
Wiki Loves Monuments
Wikimedia chiede di liberare i monumenti dal ''Codice Urbano''
17/09/2012 - 10:54

VITERBO - Le città italiane si stanno trasformando in immensi set fotografici aperti al pubblico candidando i propri monumenti al concorso Wiki Loves Monuments (www.wikilovesmonuments.it), cui si può partecipare fino a fine settembre. Tuttavia, non tutti i monumenti italiani, siano essi paesaggistici o architettonici, possono essere fotografati liberamente.

Occorre che i legittimi proprietari li “liberino” dal vincolo dettato dal “Codice Urbani”, che impone il pagamento di un canone per le foto che non siano usate a scopo personale. Wikimedia Italia, organizzatrice del concorso, sta quindi lavorando con le istituzioni per ampliare al massimo l’elenco dei monumenti fotografabili liberamente, offrendo ai cittadini maggiori possibilità di partecipare al concorso.

A Viterbo il Wwf è stata l’istituzione più attiva, aderendo subito all’iniziativa e dando la possibilità ai cittadini di fotografare senza vincoli il proprio patrimonio, “liberando” l’Oasi Pian Sant’Angelo (nell’Agro Falisco, rilevante dal punto di vista naturalistico soprattutto per la diffusa presenza di forre di diversa dimensione e profondità: canyon formatisi in seguito a imponenti eventi vulcanici, seguiti da lunghi periodi di glaciazione – un fenomeno naturale Europeo unico) e le Forre di Corchiano (che rappresentano un elemento rilevante per il mantenimento della funzionalità del territorio locale, poiché proprio per le loro peculiari caratteristiche ambientali possono soddisfare le esigenze ecologiche di numerose specie, tra cui ben 93 specie di uccelli, di cui almeno 72 nidificanti e 35 di interesse conservazionistico).

E gli altri monumenti paesaggistici e architettonici in città e provincia? Chi può “liberarli”? Comuni, provincia, regione, soprintendenza, istituzioni religiose, ambientali e privati sono invitati a dare la loro disponibilità. Il vincolo cui l’edizione italiana di Wiki Loves Monuments deve attenersi è dettato dal “Codice Urbani” (ovvero il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio stilato da Giuliano Urbani, Ministro per i Beni e le Attività Culturali dal 21 giugno 2001 al 23 aprile 2005), secondo il quale per poter fotografare un qualsiasi monumento italiano e pubblicarne l’immagine, occorre ottenere l’autorizzazione da parte del “legittimo proprietario”, sia esso ente statale o meno, che di norma impone il pagamento di un canone qualora lo scopo delle foto scattate non sia personale.

L’importo del canone è stabilito dall’autorità che ha in consegna il bene, tuttavia non esiste un elenco che chiaramente specifichi chi “possiede” cosa. Per poter pubblicare le foto dei beni culturali e paesaggistici italiani occorre dunque bussare alla porta di tutti gli enti coinvolti (Ministero, soprintendenze, regioni, province, città metropolitane, comuni ed enti privati) per scoprirne i legittimi proprietari. Un’impresa titanica, cui però il team di Wikimedia Italia, organizzatore del concorso Wiki Loves Monuments, non si è arreso, arrivando, a oggi, a “liberare” oltre 300 monumenti. Al concorso sarà possibile partecipare fino al 30 settembre, mentre le istituzioni che volessero continuare a “liberare” i propri monumenti, possono contattare Wikimedia Italia fino al 29 setttembre scrivendo a contatti@wikilovesmonuments.it.

 

 

 






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