ANNO 14 n° 89
''Panaccia chiarisca su Caffè Schenardi''
Faticanti (Uil Tucs): ''Chiarezza anche sulla situazione dei lavoratori''
09/03/2017 - 16:53

VITERBO - ''Chiediamo che il signor Primo Panaccia, amministratore della società che gestisce lo storico caffè Schenardi di Viterbo, faccia finalmente chiarezza sulla situazione in cui versa una delle attività economiche più importanti del centro storico e se, anche questa volta, è destinata a chiudere. Il signor Panaccia faccia soprattutto chiarezza in merito alla situazione dei lavoratori, considerando che già diversi di loro si sono rivolti al sindacato presentanto vertenza per mancata retribuzione''.

A dichiararlo è Elvira Faticanti, segretario generale della Uil Tucs di Viterbo, in merito alla possibilità di chiusura del caffè Schenardi.

''E' fondamentale – prosegue la Fatiganti – non dimenticare che ci sono anche persone che lavorano e rischiano di perdere il posto. Un posto di lavoro su cui una persona conta per arrivare a fine mese e magari far studiare i figli. Ed è altrettanto fondamentale ricordare che ci sono ex lavoratori dell'attuale gestione di Schenardi che dovrebbero ancora prendere stipendi arretrati. Prima di chiudere, semmai l'attività fosse destinata a questo, sarebbe importante fare chiarezza su questi aspetti. Ed è fondamentale che la condizione dei lavoratori e degli ex lavoratori di Schenardi non sia dimenticata e sia presa in considerazione da tutti. Noi la presa non la molliamo.

Non solo – sottolinea la Fatiganti – ma stiamo parlando di uno dei caffè storici, di un vero e proprio fiore all'occhiello di tutta la città. Chiuderlo per l'ennesima volta, perché in passato è già successo, e chiuderlo dopo soli due anni – perché la nuova società ha riaperto Schenardi nel 2015 – sarebbe un danno per tutto il centro storico. Un'assenza dal tessuto socioeconomico cittadino che si farebbe sentire. Il caffè Schenardi – conclude Elvira Fatiganti – è un bene per tutta Viterbo, un bene da tutelare nel rispetto dei diritti dei lavoratori''.






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