ANNO 14 n° 111
Palpeggiamenti alla casa di cura, vacillano le accuse a carico del 27enne
Spunta la denuncia filmata di una delle presunte vittime, ''Pregiudicata la sua capacitą di testimoniare''
12/09/2019 - 06:47

VITERBO – (b.b.) Per la Procura di Viterbo avrebbe molestato tre donne ricoverate all’interno di una casa di cura del capoluogo viterbese dove lavorava come operatore tecnico assistenziale approfittando di visite e controlli.

Ma ora a distanza di mesi dall’inizio del processo che lo vede imputato a 27 anni per violenza sessuale continuata e aggravata spunta un video che potrebbe alleggerire non di poco la sua posizione.

Si tratta della denuncia di una delle presunte vittime che gli inquirenti hanno filmato: nel video si vedrebbe la donna non solo raccontare delle violenze subite, ma anche di ulteriori episodi che sarebbero accaduti all’interno della casa di cura al limite della verosimiglianza.

Racconti quasi ''deliranti'', come sarebbero stati definiti, che pregiudicherebbero la capacità di testimoniare della donna e – forse - la totale veridicità delle accuse mosse all’operatore tecnico assistenziale, ora gravato dal divieto di avvicinamento alle presunte vittime.

Acquisito il video da parte del collegio presieduto dal giudice Gaetano Mautone ora si dovrà provvedere ad un supplemento di perizia da parte degli psichiatri nominati dalle parti: per questo si tornerà in aula a metà novembre.

Il 27enne è finito in manette il 9 ottobre del 2018 a seguito delle denunce sporte da tre donne, tutte quarantenni, nel corso dei mesi precedenti: la prima risalirebbe all’agosto dell’anno scorso, quando una prima paziente si presentò in questura per raccontare quanto accaduto all’interno della struttura.

Secondo la versione delle donne da parte del 26enne ci sarebbero stati palpeggiamenti e atteggiamenti equivoci da parte del ragazzo avvenuti all’interno di una casa di cura nel centro di Viterbo in cui il 26enne lavorava come operatore tecnico assistenziale a supporto di pazienti in breve e lunga degenza.





Facebook Twitter Rss