ANNO 14 n° 115
Palazzo dei Priori Rimpasto, in bilico l'assessore Saraconi
La separazione in casa dei consiglieri di Oltre le Mura rischia di penalizzarla
25/05/2015 - 00:02
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di Roberto Pomi

VITERBO - Rimpasto, a rischio anche Raffaella Saraconi. I consiglieri comunali aspettano di incontrare il sindaco Leonardo Michelini. Tornato venerdì sera da Milano il primo cittadino è atteso dagli uomini della propria maggioranza per un confronto in vista della riorganizzazione dell’esecutivo.

Le consultazioni, come lo stesso numero uno di Palazzo dei Priori ha annunciato, dovrebbero tenersi in questo fine settimana. L’atmosfera è calma ma più che altro si tratta di una sorta di quiete prima della tempesta. ''Situazione fluida'', è la definizione più gettonata nei vari ambienti della maggioranza. In molti danno per archiviata la logica del no agli assessori esterni, il che aprirebbe la strada all'ingresso di Sandro Mancinelli in quota ''serra-panunziana'' e da più parti si levano gli scudi in difesa di Andrea Vannini.

L’ultimo entrato nell’esecutivo del Comune gode di una discreta considerazione e in diversi sarebbero pronti a fare quadrato qualora si paventasse un defenestramento.

Calano invece le quotazioni dell’assessore Saraconi, per effetto della scissione maturata all’interno di Oltre le Mura. Da una parte la maggioranza della lista civica: Maurizio Tofani; Marco Ciorba e Paolo Simoni; e dall’altra Sergio Insogna e Francesco Moltoni. I primi fautori del coordinamento dei civici, i secondi propensi a ridare centralità e slancio al progetto di Oltre le Mura. Ognuno comunque arroccato sulla propria convinzione e quindi destinati a non ricomporsi. E proprio in questa situazione potrebbe finire per rimetterci l’assessore all’Urbanistica, a vantaggio di Vannini o di un altro ingresso da Oltre le Mura in giunta.

La galassia civica ha poi il ''bubbone'' della sovrarappresentanza di Viva Viterbo nei posti di comando. Due consiglieri per due cariche: l’assessorato di Giacomo Barelli e la presidenza di Maria Rita De Alexandris; sono argomento di conversazione quotidiana tra i consiglieri delle liste federate. Dentro al Partito Democratico invece la quadra possibile potrebbe essere raggiunta con tre assessorati ai ''serra-panunziani'' e due ai ''fioroniani''. Oppure due a due più la presidenza del consiglio ai primi, prospettiva però poco gradita dagli stessi.

I matematici degli equilibri politici si stanno rendendo conto in queste ore che una giunta a sette non reggerebbe, più probabile quindi che si converga sulla scelta di otto assessori. Antonio Delli Iaconi entra nella casella degli intoccabili. Parola a Michelini.





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