ANNO 14 n° 89
Palazzo dei Priori
Emergenza casa,
č tutto da rifare
Il documento della commissione
stoppato dal consiglio comunale
27/01/2015 - 16:01

VITERBO - Emergenza casa, il consiglio comunale non decide nessuna linea d’indirizzo e rimanda tutto alla commissione competente. Una commissione, la quarta, che ha visto la maggior parte del lavoro reggersi su questo tema su tre consiglieri: Chiara Frontini (Viterbo2020), Gianluca De Dominicis (5 Stelle) e Arduino Troili (Pd). Due pezzi di minoranza e uno di maggioranza.

Ma il documento su cui la commissione ha lavorato non convince il consiglio, che questa mattina si è riunito per discuterlo. Diversi i punti contestati, tanto che il presidente della commissione Alessandra Troncarelli ha preso la parola e proposto di rimandare tutto a ulteriori modifiche e limature all’interno della commissione stessa.

Alla fine è stata questa la strada decisa dalla maggioranza, lontana da un’intesa anche dopo diverse sospensioni. La situazione è di quelle particolarmente spinose. Dal report stilato dagli uffici ci sono diversi alloggi momentanei, che il Comune di Viterbo dovrebbe utilizzare per far fronte ai casi d’emergenza, assegnati alle stesse famiglie da 10, 15 e 20 anni. C’è poi il problema delle 84 case popolari occupate abusivamente e la cifra tonda di 854 famiglie in attesa di avere un alloggio.

La proposta di deliberazione portata in consiglio puntava a introdurre nel regolamento per le graduatorie criteri come gli anni di residenza a Viterbo del richiedente. Puntava anche a introdurre un regolamento nuovo per l’assegnazione delle case d’emergenza.

Questioni importanti perché a dicembre saranno assegnati i 52 appartamenti del ''serpentone di Bagnaia''. Con i criteri attuali, ha sottolineato il consigliere Frontini, il 40% di questi alloggi andranno a non italiani.






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