VITERBO - Riceviamo e pubblichiamo.

''Le parole di Zingaretti sull'ospedale di Acquapendente arrivano a fare chiarezza e a mettere le cose nel loro giusto ordine. Il presidente ha detto chiaramente di confermare gli impegni assunti con l'amministrazione comunale nella riunione del 15 luglio scorso, che io stesso avevo sollecitato in accordo con il Comune e alla quale ho partecipato. Il passo successivo, preannunciato dallo stesso Zingaretti, è quello di un incontro tra la cabina di regia e l'amministrazione comunale, al quale dovranno poi seguire atti concreti. 

La Regione Lazio, per bocca del suo presidente, è ben disposta al confronto e a correggere eventuali discrasie, in modo da assicurare un trattamento simile in tutta la Regione per territori che abbiano le stesse caratteristiche. E' necessario cioè assicurare dei servizi sanitari equanimi a quelle zone disagiate o di confine, distanti da grandi centri ospedalieri, dove potrebbe diventare difficile, di fronte a particolari patologie ed acuzie, intervenire in maniera adeguata. E' il caso per esempio di Acquapendente - che dista circa 60 km da Belcolle (e oltre un'ora di macchina), è situata in territorio montano e al confine fra tre regioni – dove è fondamentale garantire servizi fondamentali quali l'emergenza, la polispecialistica ambulatoriale e la degenza. A tal fine, sempre riguardo al territorio acquesiano, non a caso la Regione Lazio sta studiando dei protocolli di intesa con l'Asl di Terni per stipulare delle accordi in modo da garantire, in caso di necessità, servizi immediati e efficienti.

Stiamo assicurando ai cittadini del Lazio una sanità efficiente e vicina alla popolazione, che elimina gli sprechi: non stiamo parlando di tagli, ma di certezze, che sono quelle date da Zingaretti con la sua presa di posizione netta, precisa e puntuale. E non contano nemmeno i nomi della struttura, si chiamino ospedali o case della salute: contano i servizi. Ringrazio il presidente Zingaretti per l'attenzione dimostrata a seguito di un paziente lavoro in cui sono state rappresentate le esigenze del territorio. E' mio impegno specifico seguire con attenzione nei prossimi giorni l'evolversi della vicenda, al fine di garantire e salvaguardare le giuste richieste dell'Alto Viterbese''.

Enrico Panunzi, presidente sesta Commissione consiliare Regione Lazio