ANNO 14 n° 116
Operazione Underground, ascoltati i testimoni
''Droga sotterrata in barattoli, ma trovata dai carabinieri''
10/04/2021 - 13:19

di Stefano Marini Balestra 

VITERBO - E’ appunto quanto emerso da processo che si celebra a Viterbo nei confronti della banda albanese che sono a giudizio nella nostra città nella ormai nota indagine “Underground”. Sotto terra infatti, ma nei pressi di strada Palanzanella (la stradina che collega Str.Cuculo con Str.Respoglio) era sotterrata in barattoli a tenuta stagna un’ingente quantità di cocaina, che i sodali dell’imputato Collaku avevano occultato certi di non essere scoperti.

Vano il nascondiglio; fu infatti dai carabinieri “facilmente” ritrovato, quindi sequestrato il “malloppo” e cosi assicurati alla giustizia i responsabili del tentato spaccio.

Brillante fu l’attività di indagine dei carabinieri che dapprima non poterono per un soffio fermare l’albanese Enrjon Collaku, poi arrestato per un mandato di cattura internazionale In Spagna, poi, però imbottendo di cimici e gps le auto dei suoi complici sul nostro territorio ne poterono seguire le tracce sino a venire a conoscenza che nel bosco nei pressi della Palanzanella era “inmaganizzata” la droga tagliata e pronta per il commercio. La banda, che dei luoghi boschivi dove aveva occultato i barattoli, aveva scattato foto e raccolto coordinate geografiche con il Telefonino, però, non trovò poi nulla; prima erano arrivati gli investigatori dell’Arma.

Secondo l’accusa della Procura, il Collaku non poteva non sapere dei fatti, perché proprio giorni precedenti una sua partenza per Marsiglia fu intercettata una comunicazione telefonica che riferiva essergli stata data la somma di euro 5000,00 per il suo “servizio” . Però, quando i sodali si recarono nei nascondigli silvestri, non trovarono la droga, pensarono ad una “sòla” di Collaku, ma a ritirarla prima di loro erano stati carabinieri!






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