ANNO 14 n° 88
Operazione Red Zoll,
chiesto giudizio immediato per Catia
ed Elio Marchetti
30/07/2014 - 10:29

VITERBO - Il pubblico ministero Fabrizio Tucci ha chiesto il rito immediato per Catia ed Elio Marchetti, i fratelli finiti in manette il 2 luglio con l'accusa di truffa, frode in commercio, falso e distruzione di documenti contabili. I Marchetti avrebbero evaso oltre sei milioni di Iva ed altre imposte attraverso l'importazione di auto dalla Germania.

Non ci sarà l'udienza preliminare e i due potrebbero chiedere il patteggiamento o il rito abbreviato, che permetterebbero agli imputati di ottenere uno sconto di un terzo della pena in caso di condanna. Lo stesso avverrà per i due consulenti finiti nella rete della polizia stradale di Viterbo, Bruno e Luca Giordani, consulente fiscale della As Viterbese calcio, che non ha nulla a che fare con l'attuale Viterbese-Castrense, i cui conti sono finiti nel mirino della magistratura.

Intanto, dal 21 luglio scorso Catia ed Elio si trovano agli arresti domiciliari. Erano rinchiusi rispettivamente nel penitenziario femminile di Civitavecchia e a Mammagialla dal 2 luglio scorso. I loro avvocati avevano però impugnato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Francesco Rigato sostenendo che non ci fosse più pericolo di reiterazione del reato e lunedì 21 il Riesame si è pronunciato disponendo la misura alleggerita per entrambi. 

 

 

I fratelli Marchetti dal carcere agli arresti domiciliari. Lo ha deciso lunedì il tribunale del Riesame romano. Gli imprenditori Catia ed Elio Marchetti sono  ed erano rinchiusi rispettivamente nel penitenziario femminile di Civitavecchia e a Mammagialla dal 2 luglio scorso. I loro avvocati avevano però impugnato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Francesco Rigato sostenendo che non ci fosse più pericolo di reiterazione del reato e lunedì il Riesame si è pronunciato disponendo la misura alleggerita per entrambi. Dal carcere, quindi, ai domiciliari.





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