ANNO 14 n° 88
Operaio schiacciato dal trattore, gli imprenditori chiedono di tornare in libertà
Il Riesame prende tempo: sono ai domiciliari dallo scorso 13 novembre
06/12/2019 - 06:59

VITERBO - (b.b.) Operaio schiacciato dal trattore, Dante Presciutti e Zekir Mahmudov chiedono la scarcerazione, ma il Riesame prende tempo. I due imprenditori di 45 e 43 anni sono finiti agli arresti domiciliari lo scorso 13 novembre con l'accusa di omicidio colposo e violazioni delle norme di sicurezza sul lavoro.

Secondo la Procura di Viterbo sarebbero responsabili della morte del 29enne Botan Dumitru, operaio taglialegna di origine rumena, rimasto schiacciato dal trattore dopo un volo di oltre 60 metri nei boschi di Soriano nel Cimino, in località Piangoli Acquaspasa, lo scorso 9 giugno. Per l'accusa, non gli avrebbero permesso di lavorare con tutte le garanzie e le sicurezze necessarie: il giovane sarebbe stato alla guida della ''trattrice gommata'' senza un regolare patentino e senza la dovuta formazione.

Di tutt'altro avviso i due imprenditori che, davanti al gip Francesco Rigato, durante gli interrogatori di garanzia avrebbero spiegato come la posizione del 29enne risultasse per loro in rergola: ''Aveva l’abilitazione a guidare mezzi agricoli pesanti e, fino a quando era dipendente della mia ditta, fallita nel 2018, aveva seguito i corsi di formazione e ottenuto, così come tutti gli altri dipendenti, l’idoneità e abilitazione al lavoro'' avrebbe spiegato il 45enne Presciutti. ''Sapevo che era in possesso del patentino per guidare mezzi di quel genere. La sua è stata una tragedia: lavorare nei boschi è pericolosissimo, con o senza patentino, Dumitru è morto per una tragica e triste fatalità'' aveva, invece, sottolineato Mahmudov.

Ai domiciiliari da quasi un mese, entrambi hanno fatto ricorso al tribunale del Riesame per ottenere l'annullamento o un alleggerimento della misura: la decisione dei giudici dovrebbe arrivare a breve. 





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