ANNO 14 n° 109
Sabato Battaglia ricorre al riesame
La difesa del ragazzo punta ad ottenere gli arresti domiciliari
10/10/2015 - 10:45

VITERBO – Sabato Battaglia, l’omicida di Federico Venzi, ha impugnato l’ordinanza del giudice per le indagini preliminari Stefano Pepe con cui è stato convalidato il suo arresto e la conferma del carcere ricorrendo al tribunale del riesame. Entro dieci giorni i giudici dovranno fissare l’udienza.

La difesa del ragazzo punta a ottenere i domiciliari. La vicenda si è consumata nella notte del 27 settembre, in zona Riello. Qui Battaglia colpisce fortissimo Venzi e se ne va, il 43enne romano ma residente a Caprarola morirà poco dopo all’ospedale di Belcolle. Erano intorno le 4,45 di notte quando Venzi e un suo amico marocchino, appena usciti da una serata in un locale della zona e fortemente ubriachi, vedono Battaglia e la sua fidanzata.

Il racconto dell’accaduto fatto dalla giovane, Lorella Colman di Vetralla, ha aiutato gli inquirenti a fare luce sulla dinamica dei fatti. In pratica Venzi e il suo amico hanno visto la ragazza a terra e Battaglia chino verso di lei. Hanno forse pensato a una qualche aggressione e si sono avvicinati chiedendo se avrebbero dovuto chiamare i carabinieri. I due ragazzi si sarebbero quindi alzati e avrebbero iniziato ad allontanarsi, seguiti da Venzi. A un certo punto i pugni di Battaglia contro l’uomo, lasciato a terra malconcio.

A prestare i primi soccorsi un gruppo di ragazzi, amici delle vittime del terribile incidente della Tuscanese. Nel giro di 24 ore i carabinieri riescono a trovare l’omicida di Venzi, che non nega di averlo colpito; raccontando però di aver reagito a una situazione minacciosa. Tanto la ragazza quanto due amici di Battaglia sono stati denunciati per favoreggiamento.





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