ANNO 14 n° 110
Omicidio del Suffragio, sei psichiatri per Stefano Pavani
Dopo la procura, anche la difesa e la parte civile nominano i propri consulenti
21/02/2019 - 06:23

VITERBO – Sei psichiatri e psicologi per Stefano Pavani. Il 32enne accusato di aver massacrato il 43enne Daniele Barchi e averlo lasciato a terra esanime all’interno del suo monolocale in via Fontanella del Suffragio, verrà di nuovo esaminato da un pool di specialisti: spetterà a loro il compito di valutare se il ragazzo, recluso nel carcere di Mammagialla dal 23 maggio scorso con l’accusa di omicidio volontario, sia capace di intendere e di volere e se sia socialmente pericoloso.

Una super perizia disposta dal gip Savina Poli che servirà a fare definitivamente chiarezza sulla posizione del 32enne, già incontrato nei mesi scorsi dalla dottoressa Maria Rosaria Aromatario: nelle oltre quindici pagine di relazione a sua firma, Pavani risulterebbe essere affetto da infermità mentale e una persona con ''elevata pericolosità sociale in senso psichiatrico''. Se anche i suoi colleghi dovessero giungere alla stessa conclusione, il 32enne diverrebbe non imputabile e il rito abbreviato, scelto per lui dal suo difensore, l’avvocato Luca Paoletti, sfumerebbe ancora prima di iniziare.

Ieri mattina, di fronte ad un Pavani agitato, la nomina dei consulenti della procura, della difesa e anche della parte civile, i genitori adottivi del giovane indagato rappresentati in aula dall’avvocato Pasqualino Magliuzzi del foro di Latina.

Il pubblico ministero, così come preannunciato all’udienza della scorsa settimana, ha nominato il professore Giovanni Battista Traverso e il professore Roberto Bigiotti, mentre la difesa del ragazzo, la psicologa Miria Brinchi, già consulente di parte, e lo psichiatra Stefano Ferracuti. La parte civile il professore Marco Zanasi, psichiatra e docente dell' università romana di Tor Vergata.

Entro 90 giorni le perizie, poi a giugno la nuova udienza.





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