ANNO 14 n° 116
Omicidio Casasole, chiesto il massimo della pena per Samuele Viale
Il 20enne avrebbe colpito la donna alla testa e l'avrebbe scaraventata in un burrone: con il rito abbreviato rischia fino a 30 anni di carcere
30/03/2019 - 08:06

BOLSENA - Avrebbe colpito alla testa Giuseppina Casasole e poi avrebbe scaraventato il corpo in un dirupo, chiesto il massimo della pena per l'operaio 20enne Samuele Viale. 

La richiesta di condanna ieri da parte del pubblico ministero del tribunale di Cuneo: secondo quanto ricostruito dall'accusa, il giovane, il 30 maggio del 2017, si sarebbe scagliato contro la donna, originaria di Bolsena, in vacanza a Limone e le avrebbe tolto la vita. Per poi confessare il delitto il giorno successivo ai Carabinieri. 

Omicidio volontario aggravato dai futili motivi: questa l'accusa di cui Viale è chiamato a rispondere di fronte al gup Cristiana Gaveglio, che ieri ha celebrato l'ennesima udienza del rito abbreviato cui il 20enne è stato ammesso. 

A suo carico una serie di perizie psichiatriche che lo vorrebbero incapace di intendere e di volere: se il giudice dovesse concordare con le conclusioni degli psichiatri, il processo non verrebbe celebrato, altrimenti Viale rischia fino a 30 anni di carcere, beneficiando dello sconto di un terzo della pena offerto dal rito alternativo scelto. 

Facebook Twitter Rss