ANNO 14 n° 114
Omicidio Casasole, arriva la conferma: Viale era incapace di intendere e volere
13/12/2017 - 07:06

VITERBO - È stato definitivamente dichiarato incapace di intendere e di volere. Confermata la perizia psichiatrica per Samuele Viale, l’operaio 19enne auto accusatosi di aver ucciso la viterbese Giuseppina Casasole trovata cadavere in un burrone lo scorso 30 maggio a Limone (Cuneo). Il ragazzo, dichiarato schizofrenico ma in grado di partecipare in modo cosciente ad un processo, che comunque avrà luogo, non può essere imputabile e non finirà nemmeno dietro le sbarre anche se colpevole. Samuele verrà infatti, come deciso nelle aule del tribunale di Cuneo, affidato ad una struttura detentiva e riabilitativa per malati psichiatrici.

Si è concluso così, dopo due ore di discussione, l’incidente probatorio sul caso dell’omicidio di Giuseppina Casasole, imprenditrice 59enne di Viterbo, trovata senza vita in fondo ad una scarpata nel vallone di San Giovanni.

Nell’aula anche Samuele Viale che ha assistito alla definitiva conferma della perizia psichiatrica stilata, alla prima udienza dell’incidente probatorio, dal medico Giglielmo Occhionero con l’aiuto delle integrazioni delle analisi mediche raccolte nel carcere di Torino durante i 6 mesi di detenzione del ragazzo richieste dal pm Carla Longo.

Il giudice per le indagini preliminari, Emanuela Dofour, ha quindi confermato l’incapacità di intendere e volere di Samuele Viale al momento dell’omicidio ed ha nuovamente rigettato le richieste di una nuova perizia da parte dell’accusa e delle parti offese i cui legali, Francesco Massatani, Marco Cuniberti ed Enrico Gaveglio, continuano a sostenere invece la tesi che il 19enne stia mentendo e fingendo questo stato d’incoscienza.

Intanto gli avvocati della difesa, Luca Ritzu e Cinzia Mureddu, hanno presentato istanza di scarcerazione di Viale e di un suo affidamento in una struttura detentiva di cura.





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