di Stefano Marini Balestra
VITERBO - E' saltata l'audizione del figlio minorenne di Andrea Landolfi, accusato dell'omicidio della fidanzata Maria Sestina Arcuri. Il piccolo avrebbe dovuto essere ascoltato in modalità protetta nell’udienza di lunedi scorso, davanti al collegio della Corte d’Assise presieduto dal dottor Mautone ma la Corte di Assise, per non turbare il piccolo (all’età dei fatti aveva solo 5 anni) non lo ha consentito. Non è stata ascoltata nemmeno la ex fidanzata di Landolfi, e madre del bambino.
L’udienza è proseguita con l’esame della dottoressa Daniela Viggiano, consulente della Procura. La Viggiano è finita sotto il fuoco di fila dell’avvocatessa Gasperini, difensore dell'imputato, che le ha contestato l’attendibilità della sua perizia depositata agli atti dell’accusa. Infatti, come a sua volta detto e scritto dalla dottoressa Bruzzone, consulente della Difesa, la testimonianza resa a suo tempo dal figlio di Landolfi non potrebbe essere utilizzata perché le sue dichiarazioni sarebbero condizionate. Per l’accusa portata dalla Procura, la deposizione del minore è fondamentale per il riconoscimento della piena responsabilità penale per omicidio volontario rivolta all'ex pugile Landolfi. Il mistero della fine della povera Sestina Arcuri non potrà che essere svelato all’esito del processo, la cui udienza prossima è fissata al 25 novembre. Quel giorno sarà ascoltata la criminologa Roberta Bruzzone.