ANNO 14 n° 110
Oltre le mura rivendica un altro posto in giunta
Ma per riequilibrare la situazione si potrebbe puntare anche su Tofani presidente
23/01/2015 - 02:00

di Roberto Pomi

VITERBO - Presidenza del consiglio, i numeri dicono che è giunto il momento di cambiare qualcosa in maggioranza. 32 i consiglieri sullo scacchiere delle sala d’Ercole. 22 compongono la maggioranza e 10 la minoranza. Per riempire la casella lasciata vuota da Filippo Rossi occorre un nome capace di far convergere su di sé la metà più uno dei consiglieri, ergo servono 17 voti.

La candidatura di Francesco Serra, su cui il Pd sembra aver puntato tutto non ha motivo di credere di andare a buon fine se i democratici non riusciranno a trovare un accordo con le liste civiche della coalizione. Il solo uomo di partito, oltre ai 12 dem, è Paolo Moricoli. Ma in 13 non riuscirebbero a mandare a segno la candidatura di Serra. Hanno bisogno di almeno altri 4 voti. Potrebbero bastare i voti di Taborri (Ncd), Treta (Civica per Viterbo) e i 2 di Viva Viterbo (Rossi e De Alexandris) per raggiungere l’impresa. Oppure un accordo con i cinque di ‘Oltre le mura’.

Realisticamente è però difficile, anche se non impossibile, pensare a un accordo Pd solo con un pezzo del civismo. Il gettone da pagare per stare tutti in partita e convergere quindi su un nome unitario è quello del riequilibrio tra le forze di maggioranza. Riequilibrio che deve per forza di cose andare a toccare la giunta, visto che in realtà la presidenza del consiglio interessa tanto al Pd e poco agli altri.

Le mosse calcolabili potrebbero essere queste. Serra presidente del consiglio, con un assessore in più per ''Oltre le mura''. Agli stessi interesserebbe poco se a perdere la sedia fosse uno dei quattro attuali del Pd o Alessandra Zucchi, nella quale non si riconoscono. Non sembrano esserci altri spazi reali di manovra. L’alternativa vede Maurizio Tofani alla presidenza del consiglio e la giunta ferma su se stessa. Terza opzione che balla sul piatto dei rumors: Alessandra Troncarelli alla presidenza del consiglio e Fersini costretto a fare posto a un uomo di ''Oltre le mura''. La politica è l'arte di seppellire i nemici, vedremo chi riuscirà nell'impresa e chi no.

Intanto a Palazzo dei Priori si prende tempo. La capigruppo, chiamata a fissare il consiglio comunale giusto per effettuare la votazione del nuovo presidente, non è stata ancora convocata. Prima la maggioranza vuole trovare la quadra.





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