ANNO 14 n° 116
''Ognuno si prenda le responsabilitą senza scaricabarile''
Compra casa in via Mammagialla ma trova situazione di disagio
24/02/2020 - 15:27

VITERBO - Riceviamo e pubblichiamo da Laura Cruciani:

''Ho comperato tramite asta immobiliare in tribunale l'immobile sito in strada Mammagialla n.10.

Mi trovo con molti disagi in quanto intorno alla recinzione ho trovato molti roghi (ho provveduto a pulire per quanto mi è stato possibile), tolta la vegetazione ho notato che vi è un passaggio d'acqua ostruito da terra, legname, immondizia che si trova lì da molto tempo, quando ci sono le intemperie si allaga ed è impraticabile.

Ho inviato email, pec al comune e mi sono recata personalmente.

 

Oltretutto dal tratto dell'autostrada alla mia recinzione trovo un altro pezzo di terra con alberi e pieno di vegetazione incolta, il comune settore ambiente mi ha detto che ha effettuato il sopralluogo e mi ha comunicato che é competenza dell' Anas, in quanto secondo il COMUNE è uno scolo dell'acqua che viene dalla superstrada, quindi di competenza dell'ANAS per quanto riguarda il canale dello scolo dell'acqua (pieno di rifiuti e terra) e di aver effettuato il sopralluogo e di aver fatto presente e un'interrogazione al settore Ambiente, settore Strade e lavori pubblici urbanistica, Anas, Viterbo ambiente per capire a chi compete.

Un altro problema é la vegetazione incolta, con alberi che invadono strada Mammagialla e vengono a rovinare la recinzione della mia proprietà e mettono in serio rischio la pubblica incolumità e la mia e dei miei cari in maggior modo.

Proprio oggi si è rotto un' albero ed è caduto nella strada ed ha invaso tutta la strada, fortunatamente non passava nessuno in quel momento, mi sono ritrovata a dover spostare ( ovviamente in 3 persone senza l'attrezzatura adatta non riuscivamo), fortunatamente si trovavano a passare le macchine e alcuni signori ci hanno aiutato andando a prendere la motosega per tagliare l'albero e liberare la strada.

Nel frattempo è passato un camioncino della VITERBO AMBIENTE al quale ho chiesto collaborazione, la sua risposta è stata che non poteva far nulla e se ne è lavato le mani.

Questo fatto oltretutto ha rotto un pezzo della mia recinzione.

Visto che il fosso/diga che si trovava sotto il cavalcavia è ricoperto di terra ( quindi non è visibile a occhio nudo) privo di recinzione e pericoloso per i passanti che potrebbero facilmente cadervi, è pieno di immondizia dove i topi e altri tipi di animali potrebbero annidarsi e portare infezioni.

Potrebbero rompersi altri alberi e cadere sulle macchine e persone e fare danni irrimediabili.

CHIEDO 

a tutti quanti, ognuno per le proprie competenze, responsabilita', appartenenze, coscienze e civiltà di risolvere il problema senza 'scarica-barili' cioè la colpa agli altri''.






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