ANNO 14 n° 110
''Non lasciamo solo Giovanni Falcone''
Il magistrato Franco Pacifici in ricordo della strage di Capaci
23/05/2017 - 11:01

VITERBO – La strage di Capaci, nel suo 25esimo anniversario, ricordata al tribunale di Viterbo. ''Ogni cittadino vicino alla legalità, non lasciamo solo Giovanni Falcone''. Il magistrato Franco Pacifici, rappresentate della sezione locale Anm, ha celebrato questa mattina la ricorrenza dell’assassinio del magistrato che ha speso la sua intera esistenza per combattere la mafia in Italia.

''Ho conosciuto Giovanni Falcone durante un convegno – ha detto Pacifici – e ho avuto occasione di scambiare con lui alcune parole. L’impressione che ho avuto è che, nonostante la sua fama e la sua numerosa scorta 'ad anelli', fosse una persona sola. E noi non dobbiamo abbandonarlo di nuovo, non dobbiamo lasciarlo morire ancora'.

''La strage di Capaci è l’omicidio di un uomo, ma anche la sconfitta di uno Stato – ha continuato il magistrato -. Un attacco che ha smosso la coscienza sociale di tutta l’Italia nel portare avanti la lotta contro la mafia cominciando proprio dal 'metodo Falcone'. Bisogna assolutamente evitare che si ripetano azioni gravi come quella che ha portato alla morte di un magistrato come lui''.

''Bisogna iniziare a trasmettere al cittadino il senso della legalità, partendo dalle scuole – ha sottolineato -. Ai più piccoli infatti dobbiamo rivolgerci, perché loro possano capire che ogni cittadino è lo Stato, insieme a tanti altri cittadini e mai da solo. Tutti partecipiamo, nell’ambito della giustizia, a perseguire la legalità che non è fine a se stessa, non è il mero rispetto del codice, ma deve essere interpretata come la concretizzazione di valori morali e sociali presenti tra i cittadini e lo Stato''.

''Solo agendo in questo modo – conclude Pacifici -, possiamo dare ragione a Falcone quando diceva 'chi tace e abbassa la testa muore ogni volta che lo fa. Chi parla e cammina a testa alta muore una volta sola’''.






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