ANNO 14 n° 111
Riesame per Gaglini, Fanti e di Maulo
L'udienza è prevista in mattinata; la difesa chiederà gli arresti domiciliari
28/11/2014 - 02:01

VITERBO – E’ prevista per questa mattina l’udienza di Riesame per tre dei nove arrestati ritenuti responsabili dell’aggressione avvenuta allo stadio di Magliano Romano il 16 novembre scorso.

Si tratta di Edoardo Fanti (24 anni di Soriano nel Cimino); Diego Gaglini (26, candidato alle comunali di Viterbo del 2013); ed Ervin di Maulo (32 anni già colpito da Daspo). Tutti e tre sono reclusi nel carcere di Mammagialla; mentre, ad eccezione di Jacopo Magnani, cui è stata applicata la detenzione domiciliare, gli altri cinque (Alessio Reinkardt, Giovanni Lupidi, Roberto Spolverini, Leonardo Ercolani e Federico Miralli) sono tornati in libertà.

L’avvocato Remigio Sicilia aveva depositato il ricorso la mattina successiva alla decisione del gip Franca Marinelli. Per il legale ''il pm ha formulato le richieste in base ai rispettivi precedenti penali”. E, infatti, Fanti, Gaglini e Di Maulo sono recidivi; mentre gli altri incensurati. Inoltre ''il carcere è stato chiesto per pericolo di reiterazione del reato – ha detto l'avvocato – e in questo caso, la custodia cautelare non è permessa perché per tale motivazione è prevista la pena di almeno cinque anni; mentre qui stiamo parlando di una pena massimo di quattro''. Per questo il l’avvocato non ci ha pensato due volte. Ma anche perché durante gli scontri gli aggressori erano incappucciati. Circostanza che ''rende difficile l'identificazione''.

Erano le 11,15 di domenica, un quarto d’ora dopo il fischio d’inizio della partita di terza categoria Magliano-Ardita, quando, in una via adiacente al campo si sono fermate una decina di auto con le targhe camuffate. Sono scese una ventina di persone, a volto coperto con i passamontagna e armate di spranghe e bastoni, hanno raggiunto gli spalti e sono piombate sulla tribuna dei supporter della squadra ospite. Sette i feriti dell’Ardita, la squadra del quartiere romano di San Paolo. Gli aggressori, subito dopo il raid sono scappati ma due delle macchine in fuga sono state intercettate tra Faleria e Civita Castellana dalle pattuglie dei carabinieri di Civita e di Bracciano. A bordo delle due auto viaggiavano i nove viterbesi arrestati, Gaglini, di Maulo, Fanti, Spolverini, Ercolani, Miralli, Reinkard e Magnani.

Ora bisognerà attendere l’udienza di oggi e, poi, il pronunciamento dei giudici capitolini. L’avvocato Sicilia chiederà gli arresti domiciliari in sostituzione del carcere.





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