ANNO 14 n° 115
Oggi l'incontro tra Deodati e Ciappici
In ballo il titolo della Flaminia per far rinascere il calcio a Viterbo, senza debiti
14/06/2013 - 04:00

VITERBO – (An. Ar.) Appuntamento in mattinata, verso le 11, naturalmente a Villa Sofia, il residence che non solo è il quartier generale di Angelo Deodati, ma ormai il vero e proprio punto nevralgico per le sorti del calcio viterbese. Il padrone di casa riceverà la visita di Roberto Ciappici, presidente della Flaminia e proprietario del relativo titolo sportivo di serie D. Non ci sarà invece il sindaco Leonardo Michelini, che in quelle ore avrà cose molto più importanti di fare (tipo ufficializzare la nuova giunta comunale). Ma il primo cittadino potrebbe fare un salto a pranzo, magari per sancire l’accordo.

Già, perché l’argomento dell’incontro è trasferire i diritti sportivi del club civitonico qui, nella città di Viterbo che rischia seriamente di trovarsi l’anno prossimo senza più una squadra di alto livello. La As Viterbese, infatti, vive tempi difficili, debiti a non finire, amministratori poco (se non affatto) credibili. E’ sulla strada del fallimento, insomma. La Flaminia invece se la passa bene a livello di bilancio, visto che da quelle parti hanno sempre gestito la società con oculatezza. I problemi, semmai, stanno nella gestione dello stadio Madami, intorno alla quale c’è una bella controversia con il Comune.

Ecco dunque che le due parti potrebbero trovare un punto d’incontro: Ciappici ne ricaverebbe una bella cifretta (cinque zeri, in euro) e Deodati potrebbe finalmente impegnarsi in prima persona nel calcio viterbese, ritornando presidente dopo la bella esperienza degli anni Novanta.

Insomma, i presupposti per il lieto fine – magari senza bacio finale tra i due protagonisti, ma con una più virile stretta di mano – ci sono tutti. E chissà che già oggi i tifosi, molti dei quali già a conoscenza dei piani dopo aver incontrato lo stesso Deodati, non possano tirare un sospiro di sollievo.

C’è comunque da prendere in considerazione anche i piani di riserva, che non mancano. Un eventuale fallimento della pista Flaminia (su cui molti sono pronti a scommettere), aprirerebbe nuovi scenari. A partire dal ritorno di fiamma di Piero Camilli, il Comandante che resta il preferito numero uno almeno dai tifosi. Camilli ha il vantaggio di non dover cercare nessun titolo, visto che ha già in famiglia quello della Castrense, corazzata che l’anno prossimo vuole dominare l’Eccellenza. Il signor Ilco sta pensando seriamente allo sbarco a Viterbo, soprattutto ora che il suo antagonista Marini – con il quale diede vita ad una memorabile litigata radiofonica appena un paio di mesi fa – non è stato rieletto sindaco. E da Grosseto, giusto ieri, è arrivata la notizia che proprio oggi Camilli cederà le sue quote della società maremmana ai figli: il 60 per cento al maggiore, Vincenzo (attuale presidente della Castrense) e il 40 a Luciano, il minore. Cosa comporti questa decisione è tutto da vedere nei prossimi giorni: hai visto mai che c’entrasse anche Viterbo, di striscio o pure per intero…






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