ANNO 14 n° 116
Oggi pomeriggio l'incidente probatorio
24/09/2014 - 02:00

VITERBO - Ripartire dalla maxiperizia. L'indagine su quel pomeriggio del 3 maggio e sulla morte di Ciro Esposito vivrà oggi una giornata probabilmente cruciale.

Davanti al gip Giacomo Ebner è fissata l'udienza dell'incidente probatorio durante la quale il Racis illustrerà le conclusioni della maxiperizia di oltre seicento pagine che ripercorre le drammatiche fasi della rissa avvenuta in viale di Tor di Quinto nell'immediata vigilia della finale di Coppia Italia tra Napoli e Fiorentina.

La parola, quindi, passerà agli specialisti dei carabinieri che dovranno ''raccontare'' della genesi della rissa tra tifosi napoletani e Daniele de Santis, del violento scontro culminato con gli spari in direzione dei tifosi azzurri tra cui Ciro. Tutto avviene in poche centinaia di metri, nella zona di Tor di Quinto.

Secondo i periti, che hanno fornito risposte su molteplici aspetti tra cui quelli balistici e sui reperti, Daniele De Santis, l'ultrà romanista accusato di omicidio volontario, fece fuoco in direzione dei tifosi del Napoli dopo che era stato ferito, forse raggiunto da alcune coltellate all'addome, ''sopraffatto dagli aggressori'', scrivono i periti. Proprio sulle ferite riportate da Gastone nelle ultime settimane è emerso che solo i medici del Belcolle di Viterbo hanno refertato la presenza di ferite riconducibili ad armi da taglio.

La Procura per questo ha deciso di sequestrare la cartella clinica. Nel corso dell'udienza di domani verranno illustrati anche i risultati sui reperti trovati nella zona della rissa, nel vialetto che conduce al Ciak Village. Il Racis spiega che tracce ematiche ''perfettamente sovrapponibili al profilo genetico'' di De Santis sono state stato trovate, oltre che su un coltello a serramanico, anche sul ''manico di scopa, su un frammento grande di legno, su una bandiera celeste e su un collo della bottiglia di vetro''. Di contro nessuna impronta digitale sugli oggetti è stata individuata dagli esperti del Racis e questo rende complessa l'identificazione di chi li ha maneggiati in quei drammatici istanti. Ed è di ieri l'accelerazione dell'inchiesta che ha visto la procura di Roma arrestare Gennaro De Tommaso, quel ''Genny 'a carogna'' che quella sera, arrampicato sulla balaustra, indossava una maglietta con la scritta 'Speziale libero'. Un capo ultrà che gli inquirenti ritengono essere ''leader e istigatore delle violenze'' di quel drammatico prepartita.

Molti, quindi, gli aspetti da affrontare per un'udienza che forse risulterà insufficiente per poter discutere l'intero dossier. Resta alta, comunque, la tensione intorno a questa vicenda. Oggi i familiari di Ciro Esposito sono tornati a chiedere agli inquirenti di fare assoluta chiarezza sulla figura di De Santis e sulle ''protezioni e le coperture'' di cui godrebbe. ''Riteniamo - hanno spiegato nel corso di una conferenza stampa - che stia ripartendo la macchina del fango ed è per questo che dobbiamo riprendere la battaglia per Ciro e per il rispetto della nostra città. Ogni volta che c'è un passo avanti nelle indagini riparte la cortina fumogena. Rimane il buco nero di De Santis. E' stato ricoverato in tre ospedali e non sono mai state trovate ferite da coltello''.

I parenti del tifoso del Napoli si pongono una serie di domande su Gastone fino ad arrivare a collegamenti con l'eversione nera. ''Perché è stato espulso dagli ultrà della curva della Roma? Chi stava con lui quando è stato ferito Ciro? Come mai a Brescia De Santis viene visto accoltellare un funzionario di polizia ed alla fine viene assolto?''. Insomma, sembrano molti i lati oscuri da chiarire di quel drammatico pomeriggio di maggio. E da domani si comincia.





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