ANNO 14 n° 116
Il difensore di Fiorita: ''Oggi la richiesta di scarcerazione''
03/09/2014 - 00:34

VITERBO – Questa mattina, l’avvocato Roberto Alabiso incontrerà Gianfranco Fiorita nel penitenziario viterbese di Mammagialla, dove è ristretto da lunedì pomeriggio. Il legale non vede il suo assistito da quattro anni; e cioè da quando il dentista aveva fatto perdere le proprio tracce dopo aver intascato, secondo l’accusa, circa 660mila euro dai propri pazienti.

Il processo a suo carico, che ha visto la costituzione di 49 parti civili, è in corso già da due anni: Fiorita deve rispondere di appropriazione indebita aggravata.

L’avvocato Alabiso che, ieri l’altro, aveva già anticipato di voler chiedere la scarcerazione, incontrerà il suo assistito questa mattina nel penitenziario viterbese. ''Subito dopo – ha detto il legale - depositerò istanza di scarcerazione''.

Fiorita, che risulterebbe indigente, si era rifugiato in Paraguay: qui, qualche mese fa, gli era stato sequestrato il passaporto, così come disposto nell'ordinanza del gip del tribunale di Viterbo Franca Marinelli.

''Capimmo che l'unico modo per indurlo alla resa, sarebbe stato il sequestro del passaporto, in modo che non si sarebbe più potuto muovere liberamente'', hanno spiegato gli uomini della Squadra mobile che, da tempo, erano in contatto con la polizia paraguaiane.

Messo alle strette, venerdì scorso Fiorita si era consegnato alle autorità del Paese sudamericano, che avevano subito avvisato i colleghi viterbesi per predisporre il rientro in patria.

Il dentista era arrivata a Fiumicino lunedì scorso poco prima delle 6 di pomeriggio. Da qui la traduzione nel penitenziario viterbese, dove oggi incontrerà il suo avvocato di fiducia.





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