ANNO 14 n° 110
Notifica tardiva, salta il processo Manca
La signora Angela: “Abbattuti e delusi”. L'ex pm Ingroia: “Non ci arrendiamo”
12/06/2014 - 12:29

VITERBO – Il decesso dell’avvocato presso il quale l’imputata, Monica Mileti, aveva eletto il domicilio; ed un ritardo di notifica fanno saltare la prima, attesissima udienza del processo sulla morte di Attilio Manca, l’urologo siciliano trovato cadavere nel febbraio 2012 nella sua abitazione in via della Grotticella.

Questa mattina, nell’aula 4 del palazzo di giustizia viterbese, era prevista l’ammissione delle prove: seduti in aula c’erano la mamma del medico, Angela Gentile, ed il fratello Gianluca, arrivati ieri da Barcellona Pozzo di Gotto. A rappresentarli l’ex pm di Palermo Antonio Ingroia. Assente l’avvocato della Mileti, Cesare Placanica, giustificato per la notifica eseguita troppo tardi (il 26 maggio) rispetto ai termini previsti (20 giorni antecedenti la seduta).

“L’udienza è rinviata al 23 ottobre 2014 alle ore 11,30”, così il giudice Eugenio Turco.

“Sono abbattuta e delusa”, ha detto all’uscita del tribunale la signora Angela, tradendo un po’ di commozione. Anche il figlio Gianluca si è detto amareggiato. “Una notifica tardiva è una circostanza banale: in un caso come questo, che aspetta giustizia da dieci anni, ci saremmo aspettati un po’ più di attenzione”.

“Siamo amareggiati ma non restiamo con le mani in mano”, ha spiegato l’avvocato Ingroia. “Stiamo svolgendo accurate indagini difensive e aspettiamo di capire che indirizzo prenderà il dibattimento e, soprattutto, se il giudice ammetterà le prove che abbiamo presentato”.

Quanto alle affermazioni del procuratore aggiunto di Roma, Michele Prestipino, che il 19 aprile scorso, in commissione Antimafia, aveva smontato ogni possibile collegamento tra la morte dell’urologo siciliano e l’operazione del “capo dei capi” Bernardo Provenzano, Ingroia si è limitato a commentare che “non è stato fatto un vero approfondimento: la commissione ha semplicemente aderito agli atti della Procura”.

In ogni caso, proprio nei giorni scorsi, l’ex pm di Palermo si è recato alla Procura di Roma per “rappresentare quali sono le nostre opinioni e chiedere di aprire il caso. Il procuratore aspetta istanza formale”. Su cui, Ingroia ed il suo entourage, stanno lavorando.

 





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