ANNO 14 n° 111
''Non vogliamo finire in un buco nero''
Cassia colabrodo, la protesta scende in piazza nonostante il maltempo
12/03/2018 - 07:24

VETRALLA - Detto, fatto. La protesta, ampiamente annunciata, è finalmente scesa in strada. Ieri mattina, infatti, nonostante il brutto tempo, la pioggia battente e il vento, decine di cittadini hanno deciso di manifestare contro le pessime condizioni in cui destano le principali arterie stradali della provincia.

Tra tutte, la Cassia.

Ed è proprio a Vetralla, nel vasto parcheggio che costeggia via della Pietà e che conduce al centro storico del paese, che in molti si sono dati appuntamento.

Striscioni, cartelloni e ombrelli a dare quel tocco di colore ad una protesta silenziosa, ma di certo non passata inosservata. Una protesta per dire basta contro il degrado.

''Basta alle nostre auto distrutte. Basta a questo pericoloso slalom tra le varie voragini che ogni giorno bisogna affrontare. Basta alle promesse non mantenute degli ultimi mesi. Basta questo menefreghismo''. Non c’è alcun portavoce. A parlare sono tutti, ognuno con una storia da raccontare.

''Con tutte queste buche, alla guida sembra di stare alle Olimpiadi invernali – spiega Claudio – solo che è più pericoloso. Oltre a guardare il fondo stradale, devi stare attento a evitare i mezzi che procedono nelle altre corsie''. A fargli da eco, la moglie Serenella: ''Si parla tanto di rilancio del turismo nella Tuscia. Certo, come no? E come pensano di far arrivare i turisti fin qui?''.

''Se cadono dentro ad una buca, mica li troviamo più!'' rispondono, con tono ironico, un gruppetto di ragazze poco distanti. Quelle stesse ragazze che indossano cartelloni bianchi con su scritto Io sono una buca: sono loro a bloccare fisicamente la Cassia, costringendo gli automobilisti a fermarsi. Ognuna con i piedi dentro ad una delle voragini che costellano l’intero manto stradale.

''Ci sono buche profonde fino a 35 centimetri: tralasciando il problema macchine, cosa potrebbe succedere se una moto ci finisse dentro? Qualcuno ha idea delle conseguenze che potrebbe avere? Di certo non la nostra amministrazione, che a parte le belle promesse, non sembra far altro. Ci avevano assicurato che oggi ci sarebbero state delle squadre di operai al lavoro per rimediare al possibile. Dove sono? – si domanda Claudio – io vedo solo gente esasperata. Non vogliamo finire in un buco nero''.

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