ANNO 14 n° 79
Nocciole, ora la battaglia č sui pozzi
Il Biodistretto ha chiesto alla Provincia il numero di quelli autorizzati. Scarnati: ''Servono controlli, interi paesi spesso a secco d'acqua''
18/10/2019 - 00:53

VITERBO - Torrenti, fiumi, falde: i Comuni del Biodistretto della Via Amerina e delle Forre lanciano una battaglia in difesa dell'acqua. Non solo dagli agenti inquinanti, come fitofarmaci e diserbanti su cui nei mesi scorsi si è acceso un duro confronto con i produttori locali di nocciole, ma anche dal rischio che le risorse a disposizione possano presto esaurirsi per l’impiego in grande quantità di cui necessitano alcune coltivazioni. O monocolture. ''Interi paesi - dice il sindaco di Fabria Scarnati - sono spesso a secco''.

Nei giorni scorsi è partita una richiesta ufficiale alla Provincia per conoscere il numero esatto di pozzi a uso agricolo presenti in tutto il Viterbese, quali sono i criteri in base ai quali vengono rilasciati i permessi per costruirli e se i proprietari pagano qualcosa per il loro utilizzo. Tutto questo per eseguire poi, ciascun Comune all’interno dei propri confini, controlli su chi abbia diritto o no a prelevare acqua dal sottosuolo. Visti gli scarsi mezzi di cui dispongono le amministrazioni locali, i sindaci del Biodistretto chiedono anche al prefetto Bruno che all’occorrenza possano collaborare in questa operazione anche le forze dell’ordine.

A farsi promotore di questa iniziativa, poi accolta da tutti gli altri sindaci del Biodistretto, è stato il primo cittadino di Fabrica di Roma, Mario Scarnati, che già nei mesi scorsi si era detto pronto a chiuedere i pozzi che fossero risutati abusivi o irregolari: ''Con gli altri sindaci ci siamo visti quindici giorni fa a Fabrica. Abbiamo condiviso la necessità di verificare che tutti i pozzi di tutti i paesi siano in regola e di conoscere i criteri che la Provincia adotta per rilasciare le autorizzazioni. Vogliamo sapere quanto pagano i proprietari per il consumo dell’acqua ed eventualmente applicare dei contatori sui pozzi per i consumi effettivi. Tutti i paesi della zona soffrono della mancanza di acqua, soprattutto nel periodo delle nocciole. Lo scorso anno il Comune ha dovuto realizzare un impianto volante lungo 450 metri per mandare l’acqua nei serbatoi delle case e inoltre, ho dovuto emetter un’ordinanza per permettere ai camion di viaggiare anche nei fine settimana così da poter rifornire le famiglie. Si tratta di una battaglia importante per quanto mi riguarda, e sono felice che i miei colleghi l’abbiano sposata''.

I Comuni del Biodistretto si sono dati di nuovo appuntamento aper l’inizio di dicembre.






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